I decreti attuativi sull'Ape Social e sul meccanismo di Quota 41 hanno ricevuto già il via libera dal Governo Gentiloni che nei giorni scorsi ha firmato i provvedimenti che darebbero attuazione alle nuove misure previdenziali contenute nella Legge di Stabilità 2017.

Da risolvere le mancate indicizzazioni degli assegni

Nonostante la firma dei decreti, però, restano ancora molte questioni da chiarire sul fronte Pensioni. Un problema rimasto irrisolto, infatti, riguarderebbe le mancate indicizzazioni dei trattamenti previdenziali, ovvero, il mancato rimborso degli assegni pensionistici dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco delle indicizzazioni contenuto nel Decreto Salva Italia del Governo Monti.

L'Ape Social e il meccanismo di Quota 41, rappresentano tuttavia un passo decisamente fondamentale compiuto dal Governo, ma oltre al problema delle indicizzazioni delle pensioni bisognerebbe risolvere anche quello inerente al personale del comparto scuola, il quale dovrà fare i conti con lo slittamento della data per la presentazione delle domande. A causa dei ritardi accumulati, infatti, i potenziali beneficiari avranno tempo fino al 15 luglio per presentare istanza, mentre l'Inps dovrà inviare le certificazioni entro il 15 ottobre; cosa che non coinciderebbe con la data d'uscita prevista dal Miur. Per questo motivo il segretario confederale della Uil Roberto Ghiselli avrebbe ribadito la necessità di un intervento che eliminerebbe le criticità.

Nuova proposta sul riconoscimento dei lavori di cura

Altro punto fondamentale che resta da chiarire riguarda il riconoscimento dei lavori di cura a tutti i lavoratori che durante la loro attività lavorativa assistono familiari con disabilità grave. Si tratta soprattutto di lavoratrici di sesso femminile perle quali in Commissione Lavoro alla Camera è già incardinata una proposta di legge volta ad introdurre dei contributi figurativi interamente a carico dello Stato per i periodi di cura prestati ad un familiare.

Un provvedimento che, stando al parere del Presidente della Commissione Maurizio Sacconi, potrebbe essere approvato anche perché non comporta costi ingenti per le casse statali. Da non dimenticare, infine, che i benefici previdenziali concessi dalla nuova Legge di Bilancio sono misure parziali che abbracciano solo delle particolari categorie di lavoratori. Pertanto, non resta escluso che una nuova partentesi sull'estensione delle platee potrebbe riaprirsi.