Come già tanti sanno i decreti attuativi sull'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41 sono già al vaglio della Corte dei Conti. Restano ancora da chiarire, però, alcuni punti che riguardano l'Ape volontario a favore degli ultra 63 enni a cui mancano non più di tre anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia che dovrà passare al Consiglio di Stato per le eventuali correzioni prima di diventare del tutto operativa.

Ape volontario, ecco i costi che dovrà supportare il lavoratore

L'Ape volontario è una misura che consentirebbe ai lavoratori del settore pubblico e privato di lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 63 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi effettivamente versati a condizione di trovarsi a non più di tre anni per il pensionamento di vecchiaia.

Qualora si verifichino tali requisiti, infatti, il lavoratore potrà richiedere l'Ape di mercato erogando un prestito ventennale con l'ausilio di istituti bancari e di assicurazione da restituire nel momento in cui vengono raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia previsti dalla Legge Fornero, ovvero 66 anni e 7 mesi di età anagrafica.

Non va escluso che il cosiddetto anticipo pensionistico potrebbe comportare dei costi che saranno a carico del lavoratori richiedente della prestazione. Si tratta di una decurtazione fra il 4,5 ed il 5,5 % per ogni anno di anticipo dell'età pensionabile ma decrescerà fino al raggiungimento dei 20 anni. Ciò dipenderà dall'importo dal valore dell'anticipo che il lavoratore richiederà anche se bisognerà attendere i decreti attuativi che faranno più chiarezza al fine di rendere operativa la misura.

Previste decurtazioni fino al 5,6 %

Requisito indispensabile è la maturazione di almeno 20 anni di contributi oltre ad una pensione mensile che non sia inferiore a 1,4 volte il valore del trattamento minimo Inps calcolata al netto del valore della rata di ammortamento del prestito. Quanto al rimborso, invece, il lavoratore dovrà provvedere alla restituzione del prestito in un periodo di 20 anni con una percentuale di decurtazione pari a 5,6 punti percentuali nel caso in cui venga richiesto l'Ape per 12 mesi.

Percentuale che potrebbe salire in caso di richiesta dell'Ape di 24 mesi e che potrebbe raggiungere la soglia del 10,5%.

Sono questi i primi dettagli emersi in attesa che il decreto attuativo sull'Ape di mercato possa essere trasmesso al Consiglio di Stato e al successivo vaglio della Corte dei Conti.