Anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti si è detto soddisfatto del risultato ottenuto dopo circa tre mesi di ritardi che hanno lasciato sperare migliaia di lavoratori prossimi alla presentazione delle domande di accesso ai benefici previdenziali inseriti nella nuova Legge di Stabilità.

Pronti i decreti, Ape e quota 41 per circa 60 mila lavoratori

Il Governo Gentiloni, infatti, nei giorni scorsi ha provveduto a firmare i due decreti attuativi riguardanti l'Ape Sociale e il meccanismo di Quota 41, soddisfacendo le aspettative di migliaia di lavoratori che si accingono a presentare domanda di accesso.

Le misure previdenziali sono rivolte a circa 60 mila lavoratori rientranti nelle categorie più svantaggiate lasciando fuori la maggioranza di soggetti rimasti penalizzati dalle norme pensionistiche della Legge Fornero. Di certo, il capitolo Pensioni non può essere considerato chiuso visto che, i sindacati hanno già iniziato la loro campagna di proposte che potrebbero essere messe al centro delle discussioni a margine della Fase 2 dell'accordo siglato lo scorso autunno a Palazzo Chigi.

Poletti: 'Necessaria la Fase 2'

Anche il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, nonostante abbia manifestato tutta la sua ammirazione nell'emanazione dei decreti da parte del Premier avrebbe ribadito la necessità di avviare la cosiddetta Fase 2 al fine di risolvere le questioni rimaste irrisolte tra queste anche la previdenza complementare con particolare riferimento al futuro previdenziale delle giovani generazioni.

I sindacati, inoltre, potrebbero riportare sui tavoli anche l'ipotesi sull'estensione della Quota 41 a tutti i lavoratori.

Stando a quanto affermato dal ministro Poletti, infatti, l'entrata in vigore dei decreti attuativi potrebbe determinare il pensionamento di decine di migliaia di lavoratori e di conseguenza, favorire il cosiddetto ricambio generazionale per dare più spazio ai giovani che oggi fanno sempre più fatica a trovare un'occupazione.

A preoccupare, però, è il decreto attuativo sull'Ape volontario che, a causa delle varie complessità della misura, potrebbe essere oggetto di notevoli ritardi. Il beneficio, infatti, è ormai atteso da molti mesi e con la sua approvazione si chiuderebbe definitivamente la Fase 1: "Con l'attuazione dell'Ape di mercato si concluderà il percorso di concreta attuazione di questi interventi di riforma del sistema previdenziale", ha concluso Poletti.