Nella giornata di ieri sono arrivati molti importanti aggiornamenti in merito alla flessibilità previdenziale ed alla situazione di tutela dei lavoratori che desiderano utilizzare specifiche opzioni di uscita dal lavoro. Nello specifico, il Governo ha risposto in Parlamento sulle richieste di proroga dell'opzione donna e sul perimetro di accesso all'8va salvaguardia parlamentare. Mentre per l'APE sociale è arrivata la conferma del Ministro del Lavoro circa la prossima pubblicazione del decreto attuativo sull'uscita volontaria e sull'avanzamento dei lavori per quella volontaria.

Vediamo insieme i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate e APE sociale: il Ministro del lavoro indica l'approvazione del DPCM

Il decreto attuativo sull'APE sociale è atteso a giorni: è quanto ha riportato il Ministro del Lavoro dopo le domande poste da alcuni giornalisti sui ritardi che si sono accumulati nell'avvio delle misure di tutela, stante che la scadenza era prevista inizialmente al 1° maggio 2017. Ricordiamo che il testo definitivo sarà fondamentale per comprendere l'effettiva platea dei beneficiari, visto che il provvedimento si accompagna con dei limiti di accesso dati dal budget stanziato anno per anno. Le stime per l'anticipo sociale parlano di circa 35mila nuovi pensionati nell'anno in corso, mentre nel 2018 dovrebbero fermarsi a 20mila.

Da ricordare che anche i lavoratori precoci sono in attesa di vedere il decreto attuativo per la quota 41 dato in arrivo a giorni. Infine, il Ministro Poletti ha ricordato che anche l'APE volontaria risulta pronta, seppure l'iter procedurale in questo caso è in mano al Ministro dell'Economia.

Pensioni anticipate opzione donna ed esodati: le risposte del Governo in Parlamento

Nella giornata di ieri sono arrivate importanti novità anche in merito alle richieste di proroga dell'opzione donna al 2018, oltre che per le discriminazioni nell'accesso all'8va salvaguardia parlamentare dei lavoratori esodati. Nel primo caso l'esecutivo ha ricordato che non è possibile procedere all'estensione di OD senza una nuova norma, accompagnata da relativa copertura finanziaria.

Riguardo invece gli stanziamenti precedenti, ha spiegato che questi non possono essere utilizzati fino a quando il diritto alla fruizione non sarà potenzialmente consumato da tutta la platea. Per i lavoratori esodati il Governo ha invece evidenziato la propria necessità di modulare in maniera diversa le tutele. Una risposta considerata come totalmente insoddisfacente dall'On Andrea Maestri, promotore a prima firma dell'interrogazione.

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