Continuano ad arrivare nuovi dettagli in merito al contenuto dei decreti attuativi firmati nella serata di ieri dal Premier Gentiloni e riguardanti la flessibilità previdenziale. In questo articolo ci occuperemo di approfondire alcune particolarità riguardanti l'APE sociale, a partire dal meccanismo di maturazione dei requisiti utili alla presentazione della domanda per proseguire con l'iter burocratico che sarà necessario seguire per poter assolvere alla pratica di pensionamento. Analizziamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo sul meccanismo di funzionamento dell'anticipo pensionistico sociale.

Flessibilità previdenziale e APE social: il meccanismo di maturazione dei requisiti

Partiamo dalle informazioni riguardanti la maturazione dei requisiti previsti dalla legge. Per poter aderire all'APE sociale sarà obbligatorio aver conseguito 63 anni di età e 30 - 36 anni di versamenti, a seconda della categoria di tutela presa come riferimento. È importante specificare che per questi parametri non risulta necessario aver già maturato i criteri il giorno della domanda, ma basterà il conseguimento "in prospettiva", purché avvenga nell'anno in corso.

Doppia pratica per l'invio della domanda di pensionamento

Per quanto concerne invece l'iter di invio della propria domanda di pensionamento, sarà necessario assolvere ad una doppia pratica.

La prima prevede di inviare una richiesta di certificazione dei requisiti utili per l'accesso all'APE. In questo caso bisognerà fornire tutta la documentazione necessaria per validare la propria posizione. Per fare degli esempi pratici, i disoccupati dovranno presentare giustificativi come ad esempio una lettera di licenziamento.

I caregiver dovranno certificare l'invalidità del familiare, oppure i lavoratori che svolgono attività gravose dovranno produrre la documentazione utile come la busta paga ed una certificazione del proprio datore di lavoro. Una volta inviata la prima domanda (entro il 15 luglio 2017), l'Inps è chiamata a rispondere entro il 15 ottobre.

Nel caso in cui la domanda sarà andata a buon fine, l'Istituto di previdenza indicherà anche la prima data utile per il pensionamento. Solo a questo punto si potrà effettuare la richiesta vera e propria di accesso alla misura di flessibilità previdenziale.

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