La Lega Nord di Matteo Salvini, che da anni si batte invano per l'abolizione della riforma Pensioni targata Monti-Fornero contro la quale aveva proposto un referendum abrogativo ritenuto poi inammissibile dalla Consulta, boccia l'Anticipo pensionistico introdotto dal Governo Renzi - nella sua doppia formulazione sociale e volontaria - nella legge di Bilancio 2017 e in via di attuazione da parte dell'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni. "Questo ha detto oggi in question time alla Camera capogruppo della Lega Nord in Commissione Lavoro Roberto Simonetti - è un governo che rischia di creare esodati con mutuo a carico".

Pensioni, la Lega boccia l'Ape di Renzi e Poletti

Una bocciatura netta di una delle misure più importanti previste dalla prima fase della riforma pensioni targata Renzi-Poletti. "Un paradosso assurdo - ha aggiunto il parlamentare leghista - che solo questa maggioranza poteva generare". Roberto Simonetti sottolinea i limiti della norma introdotta sulla pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale erogato, tramite l'Inps, dal sistema bancario e garantito dal sistema assicurativo. "Ad oggi - ha proseguito il capogruppo de Carroccio in commissione Lavoro a Montecitorio - non c'è alcuna certificazione del diritto pensionistico per chi vorrà accedere all'Anticipo pensionistico volontario".

La Lega si ritiene sostanzialmente insoddisfatta delle risposte alle interrogazioni parlamentari relative alla previdenza fornite oggi in aula alla Camera dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

'Finta flessibilità in uscita che crea nuovi esodati'

"E' vergognoso - secondo Roberto Simonetti - che a domanda precisa sul tema, Poletti preferisca non rispondere ed evadere - ha detto - i possibili foschi scenari".

Ecco gli scenari ipotizzati dal parlamentare leghista: "Chi oggi - ha detto - decidesse di accendere un mutuo aderendo all'Ape volontaria per andare in pensione a 67 anni e poi si vedrà alzata l'età pensionistica, si troverà - ha evidenziato - senza lavoro, senza pensione, ma con un mutuo a carico". Simonetti ha criticato quindi la manovra del governo sul fronte previdenziale parlando di "finta flessibilità in uscita che - ha sottolineato - mette in seria difficoltà lavoratori, imprese e gli stessi patronati, impossibilitati a rispondere - ha concluso il deputato del Carroccio - alle migliaia di richieste di accesso all'Ape sociale e volontaria".