Il nuovo tavolo di confronto che si doveva tenere nella giornata di oggi tra Governo e sindacati è stato rinviato. Le diverse sigle sindacali hanno infatti puntato il dito contro il mancato arrivo dei decreti attuativi riguardanti i provvedimenti previsti nella fase 1 della riforma previdenziale. Un elemento che ha pesato sulla prosecuzione della discussione e quindi sulla possibilità di approfondire gli altri temi previsti all'interno della c.d. seconda fase della riforma. "Ci sono ritardi tecnici ingiustificabili, ne siamo consapevoli" ha spiegato a tal proposito Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl.

Per la sindacalista, "bisogna assolutamente accelerare tutti gli iter burocratici che sono a capo di questi ritardi". In merito al secondo tavolo di discussione, Furlan spiega invece che si tratta del naturale seguito all'accordo sottoscritto con il Governo. L'obiettivo è di "prefigurare quale futuro si prospetta per la pensione dei nostri giovani".

Pensioni flessibili, anche la Cgil in attesa di un riscontro sui decreti attuativi

La notizie di un rinvio della riunione di oggi non appare del tutto inaspettata se si considera quanto già esternato negli scorsi giorni dalla Cgil. Come vi avevamo già riportato nei nostri precedenti articoli, il Segretario confederale Roberto Ghiselli aveva già commentato il procedere dei lavori descrivendo una situazione difficile.

"Da un lato si stenta a chiudere la fase uno, in particolare riguardo l'attivazione dell'APE sociale e gli interventi per i lavoratori precoci. Dall'altro lato non si riesce a far decollare la fase due", aveva evidenziato il sindacalista. Una delle maggiori cause dell'attrito in essere sarebbe da attribuire proprio alle tempistiche di avvio dei provvedimenti riguardanti l'APE sociale e la quota 41 in favore dei lavoratori precoci.

Sulla flessibilità previdenziale la Uil chiede il rispetto dei tempi

Anche la Uil aveva espresso la propria preoccupazione circa la necessità di velocizzare la pubblicazione dei decreti attuativi riguardanti la flessibilità previdenziale in Gazzetta ufficiale. Il Segretario Confederale aveva già definito negli scorsi giorni l'attuale situazione come "imbarazzante", esplicitando la necessità di mantenere comunque ferma la data del primo maggio per la fruizione dell'APE sociale.

Ma tra le rivendicazioni troviamo anche la necessità di arrivare ad un'estensione della misura a tutti i lavoratori coinvolti in compiti gravosi o faticosi. Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desideriate aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che vi abbiamo riportato. Se invece preferite ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni vi ricordiamo di usare la funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.