E’ in arrivo la nuova quattordicesima Inps per i pensionati che, con l’assegno del prossimo mese di luglio, vedranno per la prima volta applicati i nuovi criteri di corresponsione secondo le novità introdotte dalla legge di bilancio 2016. A partire da quest’anno, infatti, sarà ampliata la platea dei beneficiari della quattordicesima mensilità con il contemporaneo incremento dell’assegno, che potrà arrivare fino a 655 euro, in favore di chi già beneficiava dell’erogazione aggiuntiva.

La novità è stata confermata nei giorni scorsi dallo stesso ministro Maria Elena Boschi che ha rimandato alla circolare 1366/2017 dell’Inps per individuare chi sono i nuovi destinatari dell’assegno e gli importi per fasce di reddito e di anni di contribuzione.

I nuovi destinatari della quattordicesima Inps

Secondo quanto disposto dall’ultima legge di bilancio, a partire dal 2017 il diritto alla quattordicesima Inps è stato esteso a chi, compiuti i 64 anni di età, percepisce Pensioni comprese tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo riconosciuto dall’Istituto. Ricordiamo che, fino allo scorso anno, gli aventi diritto erano solo i pensionati il cui assegno non superava 1,5 volte il trattamento minimo.

Si tratta, quindi, di una platea di 3,4 milioni di pensionati che, come riporta la circolare Inps, riceveranno la quattordicesima mensilità in aggiunta all’assegno erogato per il mese di luglio. Questo nel caso in cui il requisito anagrafico dei 64 anni sia staro raggiunto tra gennaio e giugno 2017.

Per chi compirà i 64 anni nel secondo semestre dell’anno, l’importo spettante sarà corrisposto insieme aggiunta all'assegno di dicembre.

Importi della quattordicesima fascia per fascia

Per quanto riguarda i nuovi importi della quattordicesima mensilità Inps, questi saranno differenziati a seconda le seguenti fasce di reddito e di anzianità contributiva così specificate:

Pensionati ricevono una pensione fino a 1,5 volte il trattamento minimo erogato dall’Inps, cioè 9.786,86 euro l’anno che hanno già ricevuto finora la quattordicesima:

  • 437 euro, per chi ha fino a 15 anni di versamenti;
  • 546 euro, per chi ha tra 15 e 25 anni di versamenti;
  • 655 euro, per chi ha oltre 25 anni di versamenti.

Gli anni di versamenti contributivi si riferiscono a lavoratori dipendenti.

Per quanto riguarda i contributi da lavoro autonomo, i limiti devono essere elevati di 3 anni.

Pensionati che sono titolari di un assegno da 1,5 a 2 volte il trattamento minimo Inps, cioè fino a 13.049,14 euro annui e che riceveranno per la prima volta la quattordicesima:

  • 336 euro, per chi ha fino a 15 anni di versamenti;
  • 420 euro, per chi ha tra 15 e 25 anni di versamenti;
  • 504 euro, per chi ha oltre 25 anni di versamenti.

Anche in questo caso, per i versamenti contributivi da lavoro autonomo bisogna calcolare 3 anni in più rispetto a quelli da lavoro dipendente.