Approvato il Testo Unico del pubblico impiego dal Consiglio dei Ministri, tecnicamente è stato definito "riforma madia". Una delle principali novità prevista dal provvedimento riguarda le visite fiscali per i lavoratori pubblici dipendenti. Nello specifico la riforma prevede, a partire dal prossimo 1 settembre 2017, che la competenza dei controlli medico-legali passi interamente all'Inps, togliendo in maniera definitiva l'impegno alle Asl competenti di zona. Il Testo Unico sulla Pubblica Amministrazione è articolato su due corposi Decreti Legislativi, i quali prevedono anche altri provvedimenti inerenti il comportamento e l'eventuale licenziamento dei dipendenti scorretti.

Riforma Madia e la stretta sulle visite fiscali

La riforma Madia, approvata dal Consiglio dei Ministri, ha cambiato in maniera radicale le competenze sui controlli delle visite fiscali, ma anche le modalità di esecuzione del servizio, che saranno adeguate a quelle previste per i lavoratori del settore privato. Sino ad ora la maggior parte degli accertamenti medico-legali a carico dei dipendenti pubblici, venivano svolti dalla competente Asl territoriale: da ieri, invece, la competenza passa direttamente all'Istituto di Previdenza e viene denominata "Polo unico Inps". L'obiettivo è quello di garantire l'effettività del controllo, procedura che, sino ad ora, non è stata rispettata: inoltre è stata introdotta l'obbligatorietà dell'accertamento se la malattia del dipendente dovesse rientrare in alcuni giorni particolari della settimana, ad esempio il giorno di lunedì oppure il venerdì.

Visite fiscali, novità sulla reperibilità

Cambiano anche gli orari legati alla reperibilità domiciliare, che fino a ieri era differente tra pubblico e privato, soprattutto nelle fasce mattiniere e pomeridiane. La normativa che finora è stata adottata per i lavoratori pubblici, prevedeva una reperibilità corrispondente alle fasce 09,00 - 13,00 / 15,00 - 18,00.

Per i lavoratori del settore privato invece gli orari erano diversi: 10,00 - 12,00 / 17,00 - 19,00. Con la nuova riforma si cercherà di prevedere i controlli sulle visite fiscali, uguali sia per il pubblico, che per il privato, rispettando tassativamente le stesse ore. Il tutto partirà dagli inizi del prossimo mese di settembre e tutte le amministrazioni dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni previste dal decreto.

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