Ancora un'amara notizia per tutti i lavoratori che si accingono a presentare domanda per beneficiare dell'ape volontario, la nuova misura inserita nella nuova Legge di Bilancio valida per gli ultra 63enni che hanno maturato almeno 20 anni di contributi versati.

Decreto Ape ancora in ritardo

Se da un lato i decreti attuativi sull'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41 sono già stati firmati dal Premier Gentiloni, dall'altro preoccupa il notevole ritardo per l'approvazione del Dpcm sull'anticipo di mercato. Si tratta di una misura che consentirebbe a migliaia di lavoratori di lasciare in anticipo il lavoro erogando un prestito con l'ausilio delle banche e dei vari istituti di assicurazione da restituire con dei micro prelievi in vent'anni nel momento in cui vengono raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Per accedere al beneficio, però, il lavoratore dovrà dimostrare di trovarsi a non più di tre anni dall'età prevista per la pensione di vecchiaia.

L'Ape volontario, come definita dalle varie forze politiche, è una misura più complessa rispetto alle altre visto che, si dovranno stipulare le convenzioni con le banche che saranno le erogatrici del prestito e gli istituti di assicurazione che si occuperanno della copertura assicurativa in caso di decesso fino alla restituzione del prestito ventennale. Sono queste le principali difficoltà riscontrate che impediscono al Governo di emanare il decreto attuativo in tempi brevi..

Il testo, infatti, dovrà passare ancora al Consiglio di Stato che sarà chiamato ad esprimere il proprio parere.

Non è escluso che potrebbero esserci nuove modifiche come già successo con l'Ape Sociale. Solo dopo potrà passare al vaglio della Corte dei Conti che procederà poi alla registrazione.

Assieme all'Ape slitta anche la Rita

A slittare è anche la misura inerente alla Rita, la cosiddetta Rendita Integrativa Temporanea Anticipata che darebbe la possibilità di anticipare l'uscita ai lavoratori che, durante la loro attività lavorativa, hanno fatto ricorso a forme di previdenza integrativa.

Si tratta di un provvedimento strettamente connesso all'Ape volontario. Per questo motivo assieme all'anticipo pensionistico potrebbe slittare anche la Rendita Integrativa.

Intanto, circa 60 mila lavoratori potranno già iniziare a fare richiesta per accedere all'Ape Sociale e alla Quota 41 anche se la maggioranza di lavoratori attende l'entrata in vigore dell'Ape volontario che, a causa dei ritardi accumulati, potrebbe essere destinato ad un ulteriore slittamento.