Prende corpo con i decreti attuativi firmati ieri dal premier Gentiloni la fase 1 della riforma Pensioni, ora proseguirà il confronto tra governo e sindacati sulla fase 2. "Con i decreti per l’Ape sociale ed i lavoratori precoci - ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti - si consentirà a decine di migliaia di lavoratori, in condizioni di difficoltà, di anticipare fino a tre anni e sette mesi - ha spiegato l’età di pensionamento". Questo potrebbe avere "potenziali effetti positivi - ha proseguito l'esponente del Governo Gentiloni - sul ricambio generazionale in azienda e quindi - ha sottolineato - sulle opportunità di ingresso al lavoro per i giovani".

Pensioni, firmati dal premier i decreti per Ape e Quota 41

Di "un altro impegno mantenuto" ha parlato anche Ettore Rosato, capogruppo del Partito democratico alla Camera dei Deputati. "Si tratta di una misura importante del governo Renzi - ha scritto in un post pubblicato oggi su Facebook - che ha cercato di introdurre più flessibilità consentendo a lavoratori con determinate caratteristiche di andare prima in pensione senza compromettere - ha sottolineato il capogruppo dem a Montecitorio - la sostenibilità dei conti del sistema previdenziale". Sostanzialmente soddisfatti anche i sindacati. Di "una notizia positiva per tanti lavoratori" ha parlato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

"Tanti lavoratori potranno andare in pensione prima senza pagare niente - ha dichiarato la Furlan a margine del Congresso regionale della Cisl Abruzzo - grazie all'accordo tra Cgil, Cisl, Uil ed il Governo dei mesi scorsi nel quale - ha sottolineato - abbiamo corretto e riequilibrato alcune gravi disfunzioni della legge Fornero.

Era ora".

Poletti: possibili nuove opportunità di lavoro per i giovani

Dello stesso avviso anche la Uil di Carmelo Barbagallo. "L'insieme di questi provvedimenti - ha afferma in una nota Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, a proposito dei decreti attuativi della prima fase di riforma pensioni - consentirà ad alcune decine di migliaia di persone di accedere all'Anticipo pensionistico, generando di conseguenza - ha aggiunto il dirigente sindacale - lo sblocco del turn over nel mercato del lavoro a beneficio dei giovani".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'Ugl. "I decreti su Ape social e lavoratori precoci - ha dichiarato il dirigente confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone -certificano ancora una volta gli errori commessi con la legge Fornero sui requisiti pensionistici".