I decreti della presidenza del consiglio dei ministri per l'attuazione dell'Anticipo pensionistico volontario destinato agli over 63 e per la Quota 41 rivolta a una parte dei lavoratori precoci "sono già stati preparati tutti": lo ha ribadito oggi, parlando della fase uno della riforma Pensioni, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti che nel frattempo prosegue il confronto con la parti sociali sulla fase due degli interventi di revisione del sistema previdenziale attualmente disciplinato dalla legge Fornero.

Pensioni, Poletti: decreti attuabili dopo via libera Corte dei Conti

"E' quindi questione di qualche ora - ha detto oggi il ministro del Lavoro parlando con i cronisti a margine di un convegno che si è svolto a Verona - per la definitiva registrazione da parte della Corte dei Conti e a quel punto - ha spiegato secondo quanto riporta l'Ansa - saranno pienamente attuabili". In ogni caso, ha assicurato di nuovo l'esponente del Governo Gentiloni, l'entrata in vigore delle misure previste nella legge di Bilancio 2017 sarà retroattiva a decorrere dal primo maggio scorso. "D'altra parte - ha infatti ricordato Poletti - abbiamo già detto che, se anche si sposta avanti di qualche giorno questo termine, la datazione della pensione per chi ha i requisiti, parte dal primo maggio e questa - ha sottolineato il ministro del Lavoro - continua ad essere la data di riferimento".

Queste le ultime notizie che arrivano oggi sui decreti attuativi della fase 1 della riforma pensioni mentre continua il confronto con i sindacati sulla fase 2 che, in particolar modo, dovrebbe introdurre importanti novità per donne e giovani. Dal governo si attendono ancora risposte pure sulla probabile proroga di Opzione donna, chiesta da tutti i gruppi parlamentari della commissione Lavoro del Senato presieduta dal senatore Maurizio Sacconi.

Berlusconi: pensioni minime a 1.000 euro al mese più la tredicesima

Intanto, a proposito di previdenza, Forza Italia rilancia la proposta dell'aumento delle pensioni minime a mille euro al mese per tredici mensilità. "Garantiremo a tutti - ha dichiarato ieri Silvio Berlusconi rispolverando un suo vecchio cavallo di battaglia - una pensione minima di 1.000 euro non tassabili per 13 mensilità".

Berlusconi propone anche una pensione ad hoc per le mamme. "Ha ragione Berlusconi a dire - ha commentato la parlamentare di Forza Italia Stefania Prestigiacomo -che dovremmo ricordarci tutti i giorni delle mamme e che anche loro meriterebbero un riconoscimento, che potrebbe essere la pensione. Trovo questa proposta del presidente - ha sottolineato la deputata azzurra -una delle più belle e significative tra le tante avanzate durante la sua lunga carriera politica".