Lo sciopero dei trasporti previsto per il prossimo giovedì 11 maggio a Roma sarà articolato nelle 24 ore ed è stato proclamato, in parallelo, dai lavoratori di Atac e Tpl. Saranno interessati alla mobilitazione tutti i bus della capitale, metropolitane e tram. Aderiranno allo sciopero anche le ferrovie di Termini Centocelle, Roma Lido e Roma-Civitacastellana Viterbo.

Orari dello sciopero dell’11 maggio a Roma e le fasce di garanzia previste per i pendolari

Lo sciopero dei mezzi pubblici della capitale romana è stato indetto per il prossimo giovedì 11 maggio 2017 e si tratterà di un doppio sciopero che vedrà in concomitanza il fermo di 24 ore dei trasporti pubblici romani dei lavoratori dell’azienda Atac e quelli della Roma Tpl.

Per il blocco previsto dei mezzi del trasporto pubblico nella capitale saranno previste delle fasce di garanzia per i pendolari che in particolare potranno usufruire dei mezzi per i loro spostamenti dalle ore 5.30 alle ore 8.30 del mattino e nel pomeriggio dalle 17.30 alle ore 20.00. La protesta dei lavoratori di Tpl durerà solo 4 ore e precisamente dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e la loro mobilitazione è legata al mancato pagamento dei loro stipendi.

Motivazioni dello sciopero dei mezzi pubblici romani Atac

La mobilitazione di giovedì è stata indetta dalle sigle sindacali del settore che in seguito al mancato accordo sul tavolo delle trattative non hanno trovato una adeguata risposta nell’ambito della sicurezza e dei rischi che corrono quotidianamente i lavoratori sul proprio posto di lavoro, confermando, di conseguenza lo sciopero che era stato già proclamato nel mese scorso.

Il segretario De Francesco della Faisa Confail, ha sottolineato nelle sue dichiarazioni, chè è giunto il momento di dire basta alle continue e pericolose aggressioni a cui è sottoposto quotidianamente il personale del settore e in particolar modo gli autisti, i controllori dei biglietti e gli operatori nelle stazioni. Viene richiesta inoltre una maggiore attenzione alla manutenzioni sui mezzi di trasporto che troppo facilmente prendono fuoco e un’adeguata applicazione del previsto protocollo tra l’azienda, la questura e il prefetto.

Ricordando che, con un allarme terrorismo, in una città esposta come Roma, non si trovano tangibili soluzioni che possano far presagire ad un più idoneo sistema preventivo di sicurezza per i lavoratori e tutti i cittadini pendolari che utilizzano i mezzi di trasporto della capitale.