Via libera del Parlamento al decreto di riforma della Pubblica Amministrazione che interessa anche il rinnovo dei contratti degli statali del 2017: le novità più importanti del provvedimento approvato ieri riguardano la stabilizzazione dei lavoratori precari del pubblico impiego, ma anche la valutazione degli statali. Sia la Commissione Affari costituzionali del Senato che quella del Lavoro della Camera hanno, infatti, approvato la riforma della decreto Madia sulle nuove regole della Pubblica amministrazione, passo indispensable per riavviare i negoziati per il rinnovo dei contratti dei lavoratori statali.

Novità oggi riforma Pubblica amministrazioni 2017 e contratti statali: stabilizzazione precari

Il decreto attuativo di riforma della Pubblica amministrazione e di rinnovo dei contratti statali 2017 prevede, all'articolo 20, che venga predisposto un Piano straordinario della durata di tre anni per la stabilizzazione dei lavoratori statali precari. Interessati, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, sono circa cinquantamila precari che, per la stabilizzazione, dovranno rientrare in determinati vincoli. Ovvero, potranno ottenere il posto fisso i precari che abbiano maturato 3 anni di servizio in una Pubblica amministrazione entro il 31 dicembre 2017 nell'arco degli ultimi 8, anche in maniera non continuativa.

La stabilizzazione potrà avvenire anche se i tre anni di servizio siano stati maturati in un'amministrazione differente (anche non più esistente) rispetto a quella dove avverrà l'assunzione definitiva. Inoltre, gli interessati alla stabilizzazione potranno essere sia i precari che abbiano lavorato con contratti a termine che i collaboratori della Pubblica amministrazione.

La condizione indispensabile è che la selezione per l'entrata nela Pubblica amministrazione sia avvenuta tramite un concorso pubblico. Il testo del provvedimento è, ora, atteso al Consiglio dei ministri per la definitiva approvazione.

Ultime novità valutazione nella riforma Pa 2017 e contratti statali

Ulteriore novità nel testo della riforma della Pubblica amministrazione e del rinnovo dei contratti statali del 2017 riguarda la valutazione.

Secondo quanto emerso dal parere delle due commissioni, infatti, anche i dipendenti statali potranno giudicare i dirigenti. Infatti, la Commissione della Camera ha proposto che il concetto della valutazione dei cittadini non debba, obbligatoriamente, coincidere con gli utenti finali dei servizi della Pubblica amministrazione, ma includere anche i dipendenti statali che abbiano una qualifica inferiore. Ciò implicherebbe che i dipendenti possano partecipare attivamente a valutare sia le strutture che i propri dirigenti.