Novità sulle assegnazioni delle cattedre di diritto ai docenti nella Scuola per il 2017/2018 emergono dalla bozza della circolare sugli organici che verrà emanata dal ministero dell'Istruzione nel corso della settimana. A riportare la notizia è il quotidiano Italia Oggi che spiega come e dove verranno assegnate le cattedre vacanti a partire da settembre 2017: non conterà solo il numero degli alunni nella redistribuzione dei posti dell'organico dell'autonomia (scaturito dai docenti dall'organico di fatto con quelli dell'organico di diritto), ma anche una serie di parametri che andranno a vantaggio delle assegnazioni nelle scuole del Sud rispetto alle altre zone dell'Italia.

Assunzioni scuola 2017/2018: ecco i criteri per l'assegnazione delle cattedre ai docenti

Innanzitutto, i numeri dei docenti che verranno assunti nella scuola nel 2017/18: la cifra dovrebbe oscillare dai dodici ai tredicimila nuovi insegnanti (rispetto ai 25 mila chiesti dal ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli e non accordati dal ministero dell'Economia). Escluse le cattedre che si libereranno per le pensioni dei docenti ed il turnover che dovrebbero ammontare a circa ventimila. Nella bozza della circolare del Miur si fa riferimento ai criteri che determineranno le assegnazioni territoriali delle cattedre. Si tratta di situazioni di particolare disagio a livello locale che faranno riferimento a questi parametri:

  • aree montane;
  • aree interne;
  • zone con evidenti fenomeni di dispersione scolastica o di abbandono;
  • zone a forte processo di immigrazione.

In altre parole, saranno aggiunte delle deroghe che possano fare in modo da evitare che la grande maggioranza delle cattedre vadano alle scuole del Nord Italia, ovvero ai territori dove è maggiormente concentrata la popolazione scolastica.

Scuola, assunzioni e svuotamento docenti delle Gae 2017/2018

La scelta dei criteri per l'assegnazione delle cattedre nella scuola risponde non solo a necessità di situazioni di disagio, ma anche all'opportunità di svuotare, il prima possibile, le graduatorie ad esaurimento (Gae), secondo quanto previsto dai decreti attuativi della Buona scuola firmati qualche settimana fa dal ministro Fedeli.

Sulla base dell'obiettivo dello svuotamento delle Gae, osserva Italia Oggi, è da precisare che il maggior numero di docenti precari storici della scuola risiede al Sud (su 10 mila nominativi delle graduatorie ad esaurimento, seimila sono del Sud). La motivazione di questa disparità di provenienza dei docenti precari è da ricercare nella mancata partecipazione al piano straordinario della immissioni in ruolo che venne prediposto con la legge sulla Buona scuola.

Ma anche per il maggior punteggio acquisito dai docenti delle regioni meridionali conseguente al lungo precariato nella scuola. Punteggio che potrebbe, pertanto, risultare sufficiente per l'immissione in ruolo nel giro di poco tempo.