Numerosi studenti, tutti laureandi di fine Giugno e Luglio 2017, hanno deciso di riunirsi virtualmente sui social-media per far sentire forte la loro voce. Infatti nella notte tra il 1 ed il 2 Giugno è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n.374 per l'inclusione nelle Graduatorie di Istituto di terza fascia, con scadenza di presentazione della domanda prevista per il 24 Giugno 2017.Questo porta all'ovvia esclusione di tutti gli aspiranti docenti le cui sessioni di Laurea stabilite dai rispettivi Atenei sono oltre tale data limite.

L'assurdità di cui si fanno portavoce risiede proprio nell'esclusione di studenti che vedono vanificare il loro sogno solo per una manciata di giorni di differenza rispetto alla scadenza prevista.

A questi circa 600 giovani attivi ed agguerriti, si aggiungono coloro che stanno integrando nuovi CFU in tempi prossimi, ma comunque non precedenti al 24 Giugno.

Cosa si chiede sui Social

La loro richiesta è quella di poter accedere all'inserimento nelle Graduatorie con riserva, in modo da poter iniziare il loro percorso di docenza già dall'anno 2017/18. Molti di essi, infatti, per la data prevista avranno già depositato la tesi di laurea per il conseguimento del titolo e dovranno solo attendere l'ufficializzazione e la messa agli atti. Ulteriore motivazione è l'essere questa l'ultima occasione di inserimento per i non abilitati, in quanto la terza fascia non esisterà più in quanto tale una volta entrato in vigore il nuovo decreto sul reclutamento di docenti.

L'Italia del cavillo burocratico, a loro dire, sembra non aver modificato il proprio atteggiamento nel corso degli anni. Non sono il merito o l'impegno ciò che li penalizza, e nemmeno la poca passione per l'insegnamento: semplicemente tempistiche poco felici e scadenze troppo ravvicinate, anche laddove rapportate agli anni precedenti.

Sono numerose anche le petizioni in corso, con la finalità di raccogliere un adeguato numero di firme per riuscire ad ottenere la tanto desiderata proroga del bando, nonché l'inclusione con riserva. D'altronde anche le varie Università italiane si sono trovate impreparate: solo in pochi casi sono riuscite ad anticipare le sessioni di Laurea per poter favorire i loro studenti; nei restanti casi il breve preavviso non è risultato essere sufficiente ad alcuna modifica.

Speriamo vivamente che la campagna degli aspiranti docenti, rappresentata dall'hashtag #iovoglioinsegnare, accompagnato dall'altrettanto efficace #iononpossoinsegnare, porti i suoi risultati per ottenere una Scuola inclusiva che punti tutto sui giovani italiani talentuosi.