Come anticipato nella precedente news, nella giornata di oggi 9 giugno 2017 il Miur ha reso noto gli esiti delle domande di mobilità per i docenti della Scuola primaria. Ai diretti interessati in queste ore sono già giunte le email con l'esito del trasferimento e la destinazione. Inoltre, su differenti siti è stato pubblicato il bollettino degli esiti movimenti per singole regioni e nominativo. Vi diamo nel dettaglio maggiori informazioni a riguardo e dove è possibile scaricare tale file completo sui movimenti.

Bollettino esiti mobilità

Il file contenente gli esiti della mobilità della scuola primaria può essere scaricato sul sito della Flc Cgil al seguente indirizzo:

http://www.flcgil.it/sindacato/documenti/miur/bollettino-esiti-movimenti-scuola-primaria-e-tabulato-posti-liberi-dopo-la-mobilita-2017-2018.flc

Il file degli esiti della mobilità è suddiviso in differenti sezioni, ovvero nella prima troviamo la provincia di interesse, si parte con Agrigento e via via a scorrere le altre, nella seconda colonna del file troviamo classe di concorso/tipologia di destinazione, a seguire il cognome e nome del docente oggetto del trasferimento con data di nascita e provincia di nascita.

Nelle restanti colonne troviamo il movimento ottenuto (ad esempio trasferimento provinciale ecc), poi scuola ambito di destinazione, tipologia di scuola, ambito di destinazione, precedenza, punteggio, tipo di movimento (ad esempio trasferimento a domanda, trasferimento d'ufficio, trasferimento a domanda condizionata ecc), nelle ultime colonne troverete ordine scuola di titolarità/incarico, provincia di titolarità, classi di concorso/tipologia di posto (ad esempio comune, lingua inglese, sostegno minorati psicofisici). Inoltre, nella parte finale del file si trovano le seguenti tre colonne: scuola/ambito/provincia titolarità incarico, poi ambito di titolarità incarico ed, infine, la tipologia di personale.

Vorremmo poi ricordarvi che per l'accordo raggiunto sulla mobilità, il Miur ha deciso di destinare il 30% dei posti vacanti ai docenti che hanno chiesto di cambiare sede di lavoro ed il 10% a quelli che hanno chiesto di cambiare grado di istruzione, in moda da trovare il giusto contemperamento tra le esigenze del personale e quelle di continuità didattica.

Per restare aggiornati sulle notizie che riguardano la scuola e non solo, premete il tasto Segui.