Nel nostro approfondimento di oggi torniamo a parlare di APE sociale e Quota 41 per rispondere ai quesiti che ci hanno inviato i lettori della rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina FB "Riforma Pensioni e lavoro" in merito ai prepensionamento con disoccupazione per licenziamento. All'interno dei testi dei decreti attuativi riguardanti le prime due opzioni di flessibilità previdenziale sono stati indicati infatti precisi vincoli per la regolazione dell'accesso all'Inps, stante che le agevolazioni non saranno di tipo universale ma dovranno rispettare percorsi piuttosto stringenti.

L'impatto sulla platea dei potenziali beneficiari risulta rilevante, tale da non rendere scontato un accesso automatico in condizioni di disoccupazione. Vediamo insieme i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate e disoccupazione: ecco le regole che vincolano l'accesso alle misure

Partiamo con l'indicare coloro che avranno diritto ad accedere all'APE sociale ed alla Quota 41 per disoccupazione. Rientrano nelle tutele della nuova misura i lavoratori che hanno subito un licenziamento per giusto motivo (anche se vi è stato ricorso alla conciliazione), un licenziamento disciplinare e coloro che hanno dato le proprio dimissioni per giusta causa, oltre alle madri lavoratrici che si dimettono nel periodo in cui vige il divieto di licenziamento.

Restano invece esclusi i lavoratori che sono rimasti in disoccupazione per scadenza naturale del contratto a termine, coloro che hanno dato le dimissioni per ragioni differenti rispetto a quelle di giusta causa e chi si trova nella situazione di una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

Come ottenere l'ammissione all'APE sociale e alla Quota 41 per disoccupazione

Sulla base dei vincoli appena esposti, chi rientra tra i potenziali beneficiari della misura dovrà aver maturato al contempo almeno 63 anni di età e 30 anni di versamenti. Da notare che il richiedente dovrà anche aver terminato il sussidio di disoccupazione da almeno un trimestre.

Allo stesso tempo, sarà chiamato a presentare in fase di invio della domanda la lettera di licenziamento oppure la documentazione utile per dimostrare le dimissioni per giusta causa. Restano comunque esclusi i lavoratori autonomi e coloro che hanno cessato l'attività. Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito, mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo la possibilità di usare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.