Torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" dopo aver ricevuto dal CODS alcuni importanti chiarimenti in merito al cumulo gratuito. "Un articolo uscito e pubblicato ieri in rete, ha scatenato due reazioni in contrapposizione: da un lato abbiamo visto donne gioire per la notizia mentre dall'altro si sono scatenate le ire di altre donne che, auspicando ad una diversa soluzione previdenziale, non si sono trattenute dal manifestare pesantemente il proprio dissenso", ha spiegato Orietta Armiliato, fondatrice del Comitato.

"Parliamo della possibilità di cumulare i contributi versati in più casse che la scorsa Legge di stabilità, anche grazie al nostro contributo a sostegno, ha visto finalmente una soluzione anche se parziale: ha infatti escluso dall'esercizio sia le donne che intendono scegliere la misura pensionistica Opzione Donna sia agli esodati".

Pensioni anticipate e opzione donna: doveroso correggere la ricongiunzione onerosa

Stante quanto appena premesso, per Armiliato è quindi necessario dover intervenire per risolvere la situazione in favore di chi si trova ad aver contribuito in diverse gestioni e casse. "La Ricongiunzione Onerose dei contributi versati" spiega la rappresentante delle iscritte, "è una chiara espressione di errore del legislatore, specie in relazione all'istituto Opzione Donna, che prevede il calcolo dell'assegno pensionistico effettuato totalmente con il sistema contributivo; la legge 243/2004 al Comma 9, non dà alcuna indicazione della tipologia di contribuzione necessaria a concorrere ai 35 anni utili per accedere così come non viene specificato al Comma 281 della LdS 2016 dunque, un'ennesimo sopruso che deve essere sanato facendo sì che i contributi versati nelle diverse gestioni, possano essere sommati a quelli versati in Ago.

Riconosciamo che, dato che nessuno è infallibile, legiferando si può anche sbagliare ma correggere è doveroso, specie quando non si corrisponde ai principi di equità nei confronti dei cittadini".

Uscite OD tramite cumulo: si attende ancora una norma in grado di correggere e integrare

Infine, Armiliato ha chiarito che sulla vicenda si resta ancora in attesa di un intervento del legislatore.

"Sappiamo che la problematica è inserita nelle agende parlamentari e, mentre da parte nostra continueremo a sostenerne l'iniquità e a lavorare affinché si possa arrivare a fare in modo che anche questa ingiustizia sia sanata, confermiamo che IL CUMULO GRATUITO per gli esclusi NON HA OGGI UNA NORMA CHE CORREGGE E/O INTEGRA LA LEGGE VIGENTE ed impariamo a discernere fra un pezzo pubblicato su un magazine (per altro possibilista...) e un atto parlamentare".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione delle lettrici nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni vi ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.