E' boom di segnalazioni e di richieste di assistenza sulla pagina social di NoiPa, il sistema informativo del ministero dell’Economia e delle Finanze per la gestione degli stipendi del personale della Pubblica Amministrazione.

A quanto lamentano gli utenti, pare che gli importi dello stipendio di luglio 2017 siano stati inferiori a quanto invece riportato sul cedolino stipendiale rilasciato appunto dal sistema informativo. In pratica, le somme al netto delle imposte specificate sul cedolino paga, sono superiori rispetto a quanto è stato accreditato dall’istituto bancario.

In particolare sono tanti i docenti che hanno lamentato questo errore, ma anche molti tra il personale della pubblica amministrazione.

A farne le spese, dopo svariati controlli, si è constatato siano i titolari dei conti correnti delle banche appartenenti al Gruppo Intesa San Paolo ovvero, oltre alla stessa San paolo Imi: La Banca CR Firenze, Il Banco di Napoli, La Banca di Credito Sardo, Le Casse dei Risparmi di Forlì e della Romagna, La Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, La Cassa di Risparmio del Veneto, La Cassa di Risparmio in Bologna, La Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, Le Casse di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, La Cassa di Risparmio dell'Umbria.

I controlli

I responsabili di NoiPa hanno subito iniziato le verifiche grazie ad un controllo congiunto con la Banca d’Italia. A seguito di tali controlli hanno quindi assicurato che i bonifici effettuati a tutti i dipendenti corrispondono in maniera precisa e senza errori di sorta agli importi dettati dal sistema NoiPa e non variano rispetto al netto del cedolino paga.

Quindi, comunicano i responsabili di NoiPa, se l’importo degli accrediti che compaiono sotto la voce “Stipendio o pensione” risultano essere di entità inferiore alla cifra riportata a netto sullo statino paga, la colpa è da attribuirsi solo ad operazioni effettuate dall’istituto bancario di cui si è clienti.

Il sistema quindi invita tutti i dipendenti a controllare che le somme tra cedolino e accredito bancario corrispondano perfettamente.

Infatti già si sta procedendo ad una segnalazione presso la Banca d’Italia per capire quanto sia corretto e a quale titolo possano essere fatte trattenute sullo stipendio “arbitrariamente” dalla banca di appartenenza senza, tra l’altro, specificarne il motivo con separate scritture contabili.