Dopo vari tentennamenti, finalmente il Miur ha ceduto alle richieste dei sindacati e non solo alle loro, ed ha disposto il rinvio della scadenza dell'inoltro del modello B, ma il termine ultimo per la presentazione è stato posticipato solo di poco. Ecco le ultime novità ed i problemi, che si potrebbero riscontrare, nella valutazione della domanda di aggiornamento e inserimento nella II e III fascia docenti per il triennio 2017/2020.

Proroga, ma solo per un giorno

La scadenza della compilazione del modello B è stata rinviata ma solo di poco, una proroga di appena di 24 ore, visto che è stata spostata semplicemente dal 25 luglio al 26 luglio.

Ovviamente per i sindacati il rinvio appare insufficiente e come dar loro torto? Tali problemi che non dipendono dai docenti né dalle segreterie, che sono oberate di lavoro (in questi mesi dell'anno), richiederebbero altro tempo.

Il termine per la presentazione del modello B sono le ore 20.00 del giorno 26 luglio 2017. Inoltre, per coloro i quali, per cause a loro non imputabili, avessero avuto problemi d'inserimento, sarà possibile inviare il modello B in modalità cartacea alla Scuola capofila, che la inserirà al SIDI.

Non si tratta soltanto di problemi di ordine tecnico, quello che preoccupa i docenti è anche l'applicazione delle norme, che se lasciata al libero arbitrio può causare una serie di diatribe costose per l'erario.

Oltre il danno per coloro che dovessero richiedere l'intervento del giudice, anche la beffa per la lunga attesa, perché con i tribunali stracolmi di cause di dipendenti della scuola, una sentenza rischia di arrivare dopo anni ed anni.

Problema errori nella valutazione

La preoccupazione è tanta ed i docenti sono sul piede di guerra, impegnati a documentarsi ed a controllare che i punteggi loro e dei colleghi siano corretti, basta un punteggio errato infatti, per innescare una serie di errori a catena nelle convocazioni che farebbero perdere supplenze e denaro.

Occhio quindi a controllare che il tutto proceda in assoluta trasparenza e correttezza. Le tabelle ed i decreti sono utilissimi/e a riguardo, ma anche le normative scolastiche vanno spulciate, per verificare il proprio caso. Molto spesso è necessario studiarsi la normativa, senza chiedere consiglio perché le norme sono tante, ed anche i più preparati possono non essere d'aiuto e non conoscere bene argomenti così vasti.

Si spera anche nel buon senso delle segreterie, che dovrebbero correggere errori in autotutela anche per evitare danni all'erario dovuti a lungaggini giudiziarie, provocate dai tanti ricorsi dei precari della scuola.

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