Potrebbe essere rivoluzionata la pensione anticipata prevista con l'anticipo pensionistico Ape agevolato per le donne con nuovi requisiti che ne favoriscano l'accesso e l'uscita. Infatti, il Governo Gentiloni è al lavoro nel campo delle ipotesi e l'ultima proposta che è arrivata nella giornata di ieri sul tavolo dell'Esecutivo è quella del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Alla presenza dei sindacati riuniti, la novità prevede lo sconto riservato alle donne, madri, di uno o di due anni di contributi necessari per l'uscita con la pensione anticipata Ape social.

Lasciando inalterati i requisiti dell'anticipo pensionistico, dunque, si andrebbe ad agire sui parametri del pensionamento anticipato di alcune categorie di lavoratori.

Ultime novità Ape social 2017

Infatti, la pensione anticipata per le donne accorderebbe fino a due anni di sconto dei versamenti di contributi alle mamme con figli. Pertanto, l'uscita con la pensione anticipata Ape social avverrebbe con 29 anni di contributi anziché 30 in presenza di un figlio e con 28 anni per donne con due figli. Senza figli, ovviamente, la contribuzione dovrà essere piena e cioè 30 anni, la stessa prevista per gli uomini. Occorrerebbe, in ogni modo, l'età di 63 anni e l'appartenenza alle categorie disagiate (ovvero, la fine dei trattamenti di disoccupazione da non meno di 3 mesi, l'assistenza ad un disabile in famiglia, l'invalidità al 74 per cento oppure lo svolgimento di lavori che la legge riconosce come gravosi).

Pensioni anticipate 2017, notizie oggi: proposta sconto contributi donne

La proposta di riforma della pensione anticipata con anticipo pensionistico Ape social dovrà essere esaminata dettagliatamente a fine agosto, alla riapertura dei tavoli delle trattative tra Governo e sindacati. Secondo i numeri diramati dal quotidiano Repubblica, le donne, nella prima tornata di domande per l'uscita anticipata con l'Ape Social, sono state penalizzate, tanto è vero che meno di una donna su quattro ha presentato domanda entro il 15 luglio scorso.

Infatti, su 66.409 istanze arrivate all'Inps di Ape social, appena 15.400 sono state quelle delle donne, pari al 23 per cento. La penalizazione per l'uscita con questo canale di pensione anticipata in sperimentazione fino al 2018 richiama, in primo luogo, gli anni di contributi versati: infatti, evidenzia il quotidiano, il requisito dei 30 di versamenti rappresenta un ostacolo non facilmente superabile per l'accesso all'Ape social.