E' entrata in vigore da poco più di un mese la misura riguardante il cosiddetto Ape Sociale contenuta dalla Legge di Stabilità 2017 e riservata strettamente alle categorie più svantaggiate: disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, caregivers che assistono familiari con disabilità grave, addetti alle mansioni usuranti e invalidi al 74%. Cosa che ha suscitato non poche polemiche a causa dell'esclusione di molti lavoratori dai benefici previdenziali.

Damiano chiede l'estensione delle platee

E' questo il motivo che induce il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano ad avanzare una nuova proposta che potrebbe essere discussa a margine dell'inizio della Fase 2 dell'accordo siglato lo scorso autunno a Palazzo Chigi.

Si tratta di una richiesta di allargamento della platea ad una più ampia di beneficiari. tra i potenziali destinatari della proposta Damiano i lavoratori che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamento per giusta causa e che non hanno avuto la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali Naspi e Asdi per mancanza di tempo o di requisiti.

Inoltre, secondo lo stesso Damiano sono da salvaguardare anche i lavoratori licenziati a seguito della scadenza del contratto a termine visto che questa categoria di lavoratori non potrà beneficiare nemmeno del meccanismo di Quota 41, ovvero della pensione anticipata dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica.

Presentata l'interrogazione Gnecchi-Damiano

"L'Ape va in questa direzione e sta avendo successo, oltre i numeri previsti: per questo andrà garantito a tutti coloro che hanno fatto domanda il diritto a pensione", ha spiegato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera come riportato sull'agenzia di stampa Adnkronos. Fra le richieste anche la proroga dell'Ape Sociale oltre il 2018 visto che si tratta di una misura approvata solo in via sperimentale che necessita di essere trasformata in un intervento strutturale.

E' questo il frutto dell'interrogazione parlamentare depositata dall'onorevole del Partito Democratico Maria Luisa Gnecchi e da Cesare Damiano in Commissione Lavoro alla Camera in attesa di essere discussa nella prossima riunione prevista per oggi. Quasi certamente si aprirà una parentesi anche sul blocco dell'innalzamento dei requisiti pensionistici a partire dal 2019.