Nonostante il grande riscontro d'interesse di molti lavoratori sull'APE sociale e sulla Quota 41 destinata ai precoci, restano ancora molti coloro che non riescono ad avvantaggiarsene per via dei criteri stringenti di accesso. Lo rileviamo nei messaggi al riguardo che riceviamo sulla pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro", oltre che sulla rubrica "Parola ai Comitati". L'ultimo caso in ordine di tempo ad aver riacceso la discussione sul web è quello di coloro che maturano i requisiti pur essendo residenti all'estero, ma tra le segnalazioni ricevute troviamo anche gli ex commercianti che hanno cessato l'attività.

Vediamo insieme di cosa si tratta nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate: niente APE sociale per chi risiede all'estero

I lavoratori che hanno maturato il diritto all'anticipo pensionistico di stampo sociale e che risiedono all'estero non potranno beneficiare della nuova opzione di quiescenza. Il caso è esplicitato all'interno della circolare Inps n.100 del 2017, contenente le istruzioni operative da seguire per poter avviare la pratica di certificazione dei requisiti di pensionamento. Purtroppo il sussidio non viene concesso a chi possiede la residenza fuori dall'Italia e viene automaticamente revocato qualora si sposti la residenza all'estero, ed anche nel caso si abbia già conseguito la sua percezione.

Da notare infine che il perfezionamento dei criteri contributivi di legge non può avvenire attraverso la totalizzazione di periodi assicurativi esteri con quanto già accumulato in Italia.

Nuovo anticipo pensionistico, commercianti che chiudono ancora esclusi

Tra le clausole di esclusione dall'APE sociale troviamo anche l'incompatibilità con la situazione vissuta da chi si trova costretto a chiudere il proprio negozio.

E' il caso, ad esempio, dei "soggetti che beneficiano di un indennizzo per cessazione di attività commerciale". La dicitura taglia fuori espressamente questa categoria di lavoratori dalla fruizione del beneficio di legge, sebbene le stesse persone si trovino davanti al mancato rinnovo dell'indennizzo. Una situazione paradossale poiché appare improbabile che un commerciante in età avanzata costretto alla chiusura possa ricollocarsi facilmente all'interno del mercato del lavoro, in un periodo di crisi e stallo dei consumi come quello attuale.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo.