Si arroventa sempre di più e si arricchisce di nuovi dati e dichiarazioni che fanno discutere il dibattito in corso sulla riforma Pensioni. La situazione italiana vede i giovani abbandonati al loro destino sul fronte del lavoro e della previdenza, mentre gli anziani sono più tutelati. E' così che vanno le cose in Italia secondo i presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale Tito Boeri che oggi, in Parlamento, ha lanciato un nuovo allarme sulla cosiddetta "frattura generazionale" tra vecchi e giovani, tra padri e figli.

Pensioni, sentito in Parlamento il presidente dell'Inps

I più anziani - genitori, nonni - ancora oggi possono fare "affidamento" a una rete sociale "protettiva" e a un trattamento previdenziale già a 62 anni in molti casi, mentre i padri di adesso devono ancora attendere per effetto dell'aumento dell'età pensionabile introdotto dalla legge Fornero. Ai più giovani, ai figli, vittima della disoccupazione crescente, del precariato, dei lavori discontinui, rimane come rifugio la propria famiglia, che però deve fare i conti con salari e pensioni immutate e costo della vita e carico fiscale in continua crescita.

Tito Boeri ha parlato dalla frattura tra vecchi e giovani

"Il nostro sistema di protezione sociale - ha spiegato oggi Boeri durante l'audizione alla Camera facendo il punto della situazione alla vigilia dell'arrivo del Reddito d'inclusione (Rei) - ha contenuto i rischi di povertà per gli ultra65enni, ma - ha sottolineato il presidente dell'Inps - solo per loro".

L'economista bocconiano offre nuovi dati che sono certamente spunto interessante nell'ambito del dibattito sulla riforma pensioni tra governo e sindacati. "Agli ultra 65enni - ha spiegato Boeri dando i numeri sulla spesa previdenziale pro capite dello Stato italiano - vanno mediamente circa 1.200 euro, mentre agli under 39 - ha specificato - vanno meno di 500 euro".

Dirigente Ugl contro Boeri: le persone non sono numeri

Non si fanno attendere le reazioni dei sindacati alle dichiarazioni del presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale. "Le dichiarazioni di Boeri - ha dichiarato il dirigente confederale dell'Ugl, Nazzareno Mollicone - rasentano i limiti della decenza, oltre che politicamente - ha sottolineato - anche eticamente.

Lamentarsi della durata di godimento della pensione - ha aggiunto i sindacalista commentando le parole del presidente dell'Inps - significa trattare le persone, e le loro vite, come semplici numeri".