A poche ore dal nuovo incontro tra governo e sindacati per la fase 2 della riforma Pensioni previsto per oggi pomeriggio, si riaccende la speranza per tutte le lavoratrici che contano sulla proroga di Opzione Donna al 2018. Sul proprio account social ufficiale il sindacato della Uil ha menzionato OD come tema di discussione all'interno del dibattito della cosiddetta fase 2. Lo ha fatto pubblicando un post, dove ha inserito i punti programmatici che il sindacato, insieme alle altre sigle sindacali, si è dato in previsione dei prossimi confronti che si avranno con i rappresentanti dell'esecutivo presso la sede del Ministero del Lavoro.

Opzione Donna ancora viva a poche ore dall'incontro di oggi

È tempo di ritorni sul fronte previdenziale. Dopo avervi fornito un approfondimento sui reali benefici della quota 100 per i lavoratori precoci, vi informiamo sul regime sperimentale Opzione Donna, e la presa di posizione, forte, da parte del sindacato Uil, in accordo con le altre sigle sindacali evidentemente. Nel post pubblicato nelle ultime ore, che avete modo di vedere sotto questo paragrafo, figura anche la pensione anticipata delle donne regolata mediante la legge Maroni di qualche anno fa (seconda immagine, a destra ndr)

Nonostante nel tweet ci sia scritto un generico "cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani", il documento sottoscritto da Uil, Cgil e Cisl per la fase 2 del confronto sulle pensioni prevede anche la discussione su Opzione Donna.

In che modo? A spiegarcelo è lo stesso comunicato, dove si sottolinea come si debba monitorare l'impatto degli ultimi provvedimenti presi in materia di OD (nel documento vengono segnalati anche gli esodati), monitoraggio finalizzato a "gestire" - questo il verbo utilizzato dai sindacati - eventuali situazioni problematiche che non hanno trovato soluzione.

La speranza che Opzione Donna diventi misura strutturale

Appare chiaro, dal documento pubblicato di recente dalla Uil, il riferimento a quelle donne rimaste fuori dalla proroga valida per quest'anno, le stesse che chiedono l'estensione di Opzione Donna al prossimo anno. Vedremo se ci saranno o meno aggiornamenti a riguardo fin da questa sera, al termine dell'incontro che, ricordiamo, si terrà presso la sede del Ministero del Lavoro a Roma oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17, alla presenza dei tre leader dei sindacati nazionali Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Nelle prossime ore, al più tardi domani mattina, vi terremo aggiornate su eventuali novità a questo proposito. Ricordiamo ancora una volta quella che è la posizione, condivisa dalla maggioranza delle lavoratrici, a riguardo: Sì ad Opzione Donna, con la speranza che un giorno possa diventare una misura strutturale (o comunque almeno la conferma per la proroga fino al 2018), no invece all'Ape donna e ai lavori di cura, misure - se messe a confronto con OD - non migliorative, anzi, della situazione delle lavoratrici italiane, che attendono con ansia l'esito del confronto odierno.