Le ultime novità sul tema Pensioni arrivano oggi direttamente da Maurizio Sacconi, intervenuto sul sito amicimarcobiagi.com, associazione di cui è presidente, per lanciare un nuovo appello al governo, parlando di "ripensamento indispensabile" per la riforma Fornero.

Non sono sufficienti, dunque, le misure che hanno reintrodotto in parte un po' di flessibilità pensionistica, vale a dire l'Ape social e la Quota 41. Modificare l'impianto della legge Fornero non è soltanto possibile ma è fondamentale, secondo quanto dichiarato da Sacconi, che chiede il confronto in merito a tale discussione.

Riforma pensioni Fornero: le parole di Sacconi

Il senatore Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro al Senato, chiede una riforma delle pensioni che tenga conto della situazione, contemporaneamente, dei lavoratori adulti e giovani. Su quest'ultimi, l'onorevole spende qualche parola in più, sottolineando come le maggiori difficoltà potenzialmente riguarderanno proprio le nuove generazioni, che andranno incontro a carriere lavorative discontinue, problema questo evidenziato in più di un'occasione durante il dibattito previdenziale.

In seguito, Sacconi prende di mira la riforma Fornero del 2011 sottolineando come negli ultimi tre anni siano stati spesi dal Governo qualcosa come 20 miliardi di euro per le coperture dei numerosi provvedimenti di deroga.

Le proposte del numero uno della Commissione Lavoro a Palazzo Madama sono il rallentamento dell'aumento dell'età di pensione (qui le critiche di Damiano sui costi dell'aspettativa di vita) e una correzione globale del sistema, con lo scopo che diventi maggiormente flessibile, sia dal punto di vista delle contribuzioni che di quello delle prestazioni.

"Promuovere i versamenti volontari"

In occasione del suo intervento di oggi pubblicato sul blog dell'associazione Amici di Marco Biagi, Sacconi ha aggiunto che, nell'immediato futuro, si dovrebbe puntare a promuovere maggiormente non soltanto i versamenti volontari, ma anche il risparmio previdenziale.

Non è tutto, perché l'ex ministro del Lavoro durante il governo Berlusconi ha anche parlato di un futuro in cui il welfare dovrà essere personalizzabile, "adattabile - questo il passaggio chiave del post di Sacconi - ai bisogni di ciascuna persona in ciascuna fase di vita".

La figura del senatore di AP-CpE-NCD è tornata prepotentemente alla ribalta della cronaca, insieme a quella di Cesare Damiano. I due presidenti delle Commissioni Lavoro in Parlamento hanno posto come tema centrale negli ultimi giorni quello del rinvio strutturale dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita, tematica su cui è tornato oggi Maurizio Sacconi nel suo post.

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