È tornata a parlare l'ex ministra del Lavoro Elsa Fornero, ospite nella puntata di ieri mattina della trasmissione Agorà Estate, in onda su Rai Tre. Le sue dichiarazioni forse non faranno piacere ai lavoratori, soprattutto coloro i quali continuano a contestare la sua riforma a distanza di 6 anni. In trasmissione la Fornero ha provato a difendere la sua legge, ricordando le difficoltà economiche che il Paese stava attraversando in quel preciso momento storico, successivo alla fine del governo Berlusconi e alla corsa impazzita dello spread. Intanto, per oggi è previsto al Ministero del Lavoro il secondo incontro tra governo e sindacati per parlare della fase 2 della riforma Pensioni.

Fornero: "Voglio l'anticipo pensionistico? Me lo pago"

L'intervento di Elsa Fornero è avvenuto quasi a fine trasmissione, dopo circa 90 minuti dal suo inizio (per chi è interessato al video, cerchi la replica della puntata del 10 luglio di Agorà Estate e inizi a vederla da 1h e 25 minuti). In un primo momento si è soffermata sulle recenti dichiarazioni di Tito Boeri, che la settimana scorsa aveva difeso l'immigrazione, sottolineando i pericoli che l'Italia correrebbe qualora fosse bloccata. A riguardo, la Fornero ha affermato: "Il conto di ciò che hanno ricevuto e quanto hanno versato credo sia positivo per l'Italia, però sono conti difficili".

Si è poi passati alle due forme di pensione anticipata introdotte dal Governo Gentiloni con l'ultima Legge di Stabilità per il 2017, l'Ape social e la Quota 41, con le domande che, stando alle fonti dell'Inps, hanno superato quota 50 mila.

Secondo la Fornero, quello ottenuto è un ottimo risultato, che va al di là delle aspettative iniziali. Nel suo intervento, l'ex ministra ha anche difeso la sua riforma, spiegando come non fosse possibile fare altrimenti in una situazione tanto delicata come quella attraversata dall'Italia nel 2011. Queste le sue dichiarazioni:

"Le domande su Ape social e quota 41 sono più di quante ci si aspettava.

Ricordo due cose. Introdurre una certa flessibilità pensionistica oggi è possibile, perché è molto facile dire si poteva fare allora, quando non era possibile, non c'erano i tempi.

Proseguendo nel suo discorso, la Fornero ricorda come la drammatica situazione attraversata dall'Italia prima e durante il governo tecnico di Mario Monti: "La gente dice che ha pagato, osserva la Fornero.

È vero - sottolinea l'ex ministra - ha pagato. Ma se non ci fossero stati quegli interventi avremmo pagato un prezzo molto più alto, perché la crisi finanziaria di un Paese non è una favoletta ma una situazione molto grave, nella quale non si hanno i soldi per pagare le infermiere negli ospedali, i poliziotti nelle strade, le insegnanti nelle scuole e neanche le pensioni. Diventa difficile, non avendo soldi e nessuno che te li presta".

Poi apre pubblicamente ad una revisione della legge che porta il suo nome, dal momento che le condizioni sono completamente diverse rispetto a quelle in cui lei stessa si era trovata ad agire: "Adesso da quella riforma sono passati quasi 6 anni e si può rivedere, fare un po' di flessibilità, c'è la flessibilità per chi ne ha bisogno, c'è la flessibilità magari pagata in proprio perché non è in condizioni disagiate.

In questo caso è giusto dire - come il governo sta dicendo - se voglio l'anticipo pensionistico me lo pago. Se non sono in una situazione disagiata me lo pago. Quella social è rivolta a categorie disagiate ed è giusto che ci sia".

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