Le notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 12 luglio fanno riferimento all'intervento di Giuliano Poletti oggi pomeriggio al question time della Camera su interrogazione del gruppo Pd in merito all'Ape volontaria, oltre alla nuova proposta emersa durante l'ultimo confronto tra Governo e sindacati nella giornata di ieri per quanto riguarda l'Ape social. Prosegue intanto il calvario dei lavoratori precoci, che rimangono in attesa di una risposta concreta alla loro richiesta, vale a dire Quota 41 per tutti. Anche ieri la questione non sarebbe stata al centro dell'incontro tenutosi nella sede del Ministero del Lavoro.

Ape ordinaria, Giuliano Poletti risponderà oggi

Una delle misure studiate dall'esecutivo per la riforma Pensioni è l'anticipo pensionistico volontario che, a differenza dell'Ape social, non presenta limitazioni ma è rivolto a tutti i lavoratori che decidono di uscire anticipatamente dal lavoro 3 anni e 7 mesi prima del raggiungimento dell'età per la pensione di vecchia (66 anni e 7 mesi ndr), consapevoli di dover rinunciare ad una parte di pensione. Il ritardo accumulato dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo ha fatto sì che il gruppo del Partito democratico alla Camera interrogasse il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che risponderà oggi all'interrogazione parlamentare circa l'attuazione e i tempi dell'Ape cosiddetta ordinaria.

In una nota, pubblicata sul sito deputatipd.it, il gruppo del Partito democratico ha sottolineato come l'iniziativa si fosse resa necessaria per dare una risposta a migliaia di lavoratori "potenzialmente interessati".

L'ultimo question time del Ministro del Lavoro

Uno degli ultimi question time che avevano avuto per protagonista il Ministro Poletti era stato quello avente come tema l'aspettativa di vita.

Allora l'interrogazione era stata dell'onorevole Walter Rizzetto, che aveva chiesto quali sarebbero state le misure che il Governo intendeva adottare, in vista del previsto scatto in avanti dell'età pensionabile al 67 anni dal 1° gennaio 2019, 5 mesi in più rispetto all'attuale limite, che è fissato ricordiamo a 66 anni e 7 mesi.

Poletti, in quella occasione, affermò che per una risposta occorreva sostanzialmente aspettare le indicazioni dell'Istat. Occorre sottolineare, riguardo a questo punto, che l'eventuale scatto dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita nel 2019 dovrà essere deciso entro la fine di quest'anno.

Quota 41, ancora un nulla di fatto

Dopo non aver digerito le nuove dichiarazioni di Elsa Fornero, i lavoratori precoci incassano una nuova delusione al termine del secondo incontro di ieri tra Governo e sigle sindacali in merito alla fase 2 della riforma delle pensioni. Nessun riferimento alla quota 41 per tutti i precoci, quella che è la richiesta madre dei gruppi più importanti in rete, "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" e "41 per tutti lavoratori uniti".

E' probabile che i lavoratori torneranno a farsi sentire scendendo in piazza per ricordare all'esecutivo la propria battaglia.

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