Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, martedì 18 luglio 2017, sono relative alla proposta lanciata dal Partito Democratico in merito alla pensione di garanzia per i giovani: non accennano, comunque, a placarsi le polemiche in merito al temuto innalzamento a 67 anni per l'età pensionabile. Vediamo in dettaglio.

Pensioni, notizie oggi 18 luglio 2017: proposta PD su pensione di garanzia per i giovani da 650 a 1000 euro

Minimo previdenziale per i giovani, a 650 euro per chi ha venti anni di contributi: minimo che potrà aumentare di 30 euro al mese per ogni anno in più sino ad arrivare ad una soglia massima di 1000 euro.

La proposta è stata lanciata da Stefano Patriarca, consigliere economico della Presidenza del Consiglio: si tratta di un'ipotesi di trattamento di garanzia, rivolto principalmente alle nuove generazioni. Al convegno sulle Pensioni organizzato dal Partito Democratico, è intervenuto anche Tommaso Nannicini, il quale ha confermato come il suo partito avanzerà una proposta riguardante la pensione di garanzia per i giovani, con un reddito minimo. Un'altra questione che verrà esaminata (e possibilmente riveduta) sarà quella relativa all'automatismo che lega l'età pensionabile all'aspettativa di vita. 'Non tutti i lavori sono uguali' - ha affermato Nannicini, il quale ha sottolineato oltremodo come occorra tener conto delle diverse aspettative di vita.

Insomma, sembra che il partito di Matteo Renzi voglia tendere una mano ai sindacati anche perché, al rientro delle vacanze, sul tema della riforma pensioni, l'ex premier si giocherà la propria partita, sia per quanto riguarda la 'tenuta' interna del PD, sia per ciò che concerne la risposta dell'elettorato.

Ultime notizie pensioni ad oggi 18 luglio 2017: Camusso 'Non basta'

Se il presidente dell'Inps, Tito Boeri, invoca il lancio del 'salvagente' da parte del Governo per scongiurare un tracollo dei conti di bilancio dell'Ente Previdenziale, dall'altra Renzi dovrà guardarsi bene dal commettere passi falsi che potrebbero compromettere l'esito delle prossime elezioni.

La leader della Cgil, Susanna Camusso, ha replicato a Patriarca in merito alle sue dichiarazioni secondo le quali il picco pensionistico non sia ancora arrivato. La Camusso ha ripetuto che il nostro sistema previdenziale debba essere considerato iniquo, così come l'Ape non può essere considerata una misura strutturale. 'Il Governo dovrà guardarsi bene dal dare per scontato l'innalzamento di cinque mesi dell'aspettativa di vita' - ha sottolineato la segretaria della Cgil, rimarcando il fatto che i sindacati non permetteranno che tutto ciò possa avvenire.

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