Dopo il ministro del Lavoro e delle Politiche socialie, Giuliano Poletti, anche l'ex premier Matteo Renzi va oggi all'attacco della riforma Pensioni targata Monti-Fornero varata nel 2011 con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese. Il segretario del Partito democratico, presentando oggi il suo libro al Mattino, affronta la questione previdenziale e annuncia l'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario a partire dai primi giorni di settembre, come ha assicurato oggi il ministro Poletti nel corso di un video forum su Repubblica Tv.

Poi l'affondo alla legge Fornero, contestata in questi anni soprattutto dalla Lega nord di Matteo Salvini che ne ha chiesto invano l'abolizione con la proposta di un referendum abrogativo ritenuto poi inammissibile dalla Corte Costituzionale.

Pensioni, Renzi come Poletti contro la riforma Fornero

L'esponente del Governo Gentiloni ha parlato di significative novità sulle modifiche alla legge Fornero che potrebbero arrivare con la fase due della riforma pensioni sulla quale è tuttora in corso un serrato confronto fra le organizzazioni sindacali e l'esecutivo. "La legge Fornero - ha detto oggi il segretario del Pd - è stata una delle cose più importanti del governo Monti perché - ha ricordato - ha messo in sicurezza i conti pubblici".

Fin qui Matteo Renzi con toni moderati riconosce l'importanza della legge Fornero dal punto di vista finanziario. "Ma alcuni scaloni - ha sottolineato ribadendo quanto espresso oggi dal ministro Poletti - sono stati troppo forti, quelli coinvolti un po' - ha sottolineato l'ex premier secondo qaunto riportato dall'Ansa - rosicano giustamente".

Si attendono significative novità su giovani e donne con la fase 2

Dunque si preannunciano in qualche modo modifiche alla legge Monti-Fornero nell'ambito della fase 2 della riforma pensioni. "Noi diciamo - ha detto Renzi - di non mettere in discussione la Fornero ma - ha proseguito - dare strumenti a quelli che sono stati penalizzati di risolvere il problema".

Dunque in qualche modo le norme restrittive della legge Fornero in materia di flessibilità dovranno subire modifiche. "Alla fine l'Ape - ha detto il leader dem riferendosi ai dati dell'Inps sull'Ape social e la Quota 41 precoci - ha funzionato e non mette in crisi il sistema dal punto di vista finanziario. Io non sono - ha ribadito l'ex presidente del Consiglio - per mettere in discussione il sistema perché sennò - ha evidenziato Renzi - il conto lo pagano quelli che vengono dopo". Anche Renzi ha assicurato oggi, come Poletti, che l'Ape volontario per gli over 63 partirà nei primi giorni di settembre, con notevole ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2017.