Precari docenti ed ATA sull'orlo di una crisi di nervi: eccoci all'ennesima promessa non mantenuta dal governo italiano e dal Ministero dell'Istruzione. Il precariato scolastico avrebbe dovuto percepire nella busta paga di luglio 2017 il conguaglio stipendiale comprendente i mesi da aprile a luglio. Invece l'amara sorpresa: solo qualcuno tra tutti i precari ha ricevuto tutto il dovuto. A molti, è stato pagato solo lo stipendio di luglio, o le singole rate di aprile, maggio, giugno. In alcuni casi, sono stati elargiti gli emolumenti, per 'periodi lavorativi' di giorni o settimane.

Promesse non mantenute

Sono migliaia i lavoratori del settore scolastico in rivolta in questi giorni, caldi sia da un punto di vista climatico che stipendiale. Il precariato scolastico infatti, dopo la visualizzazione del cedolino di luglio 2017, ha dovuto amaramente prendere atto che il tanto sospirato conguaglio fiscale non c'è stato. Per meglio specificare, c'è stato solo per qualcuno, per molti nulla, mentre altri si sono dovuti accontentare solo di 'periodi conguagliati'.

Ma non è tutto. A molti dei precari non sono state pagate supplenze, addirittura risalenti all'ottobre 2016 ed al febbraio 2017. Tali periodi di lavoro sono stati percepiti da qualche 'privilegiato' in luglio, con o senza la rata stipendiale dello stesso mese e/o di quelle precedenti.

Inevitabile l'assalto di proteste sui siti del Ministero dell'Istruzione e del Noipa.

Le risposte di MIUR e Noipa

La risposta dei due enti alle proteste si basa essenzialmente su un discorso di 'autorizzazioni'. Vediamo di suddividere la questione in punti ben definiti:

  • Il contratto del supplente temporaneo, viene stipulato dalla scuola, convalidato dal Dirigente Scolastico e passato dalle segreterie scolastiche alla Ragioneria Provinciale e al Sistema Centrale del Tesoro.
  • La Sede Centralizzata del Tesoro, autorizza il pagamento, invia il contratto al Sistema Noipa, che lo registra e lo rende visibile all'utenza sul suo portale.
  • Lo stesso Noipa, effettua un controllo sull'esistenza effettiva dei fondi per il pagamento dello stipendio, inviati dal MIUR.
  • Solo dopo aver accertato le coperture necessarie, Noipa potrà mostrare on line, la dicitura 'pagamento autorizzato'.

Ed è proprio tramite questa procedura, che il personale precario avrebbe dovuto ricevere lo stipendio di luglio, con tanto di conguaglio, ma di fatto non è accaduto ciò che ci si aspettava.

La difesa 'precaria' del MIUR

Si, è proprio il caso, di definire 'precaria' la difesa del MIUR, che interpellato anche da testate giornalistiche, ha fornito una risposta tutt'altro che tranquillizzante. All'ipotesi giustificatissima, avanzata da giornalisti, fondata sull'elemento della mancanza effettiva di fondi per i pagamenti, il MIUR replica con una seccata smentita: 'I fondi ci sono, il problema dei mancati pagamenti è da collegare ad errori procedurali'.

Peccato che non sia stata spiegata alle migliaia di precari l'essenza di questi presunti errori procedurali, e che non sia nemmeno stata comunicata una data certa di pagamento. Una difesa traballante, sconfessata anche dalle proteste di molti dirigenti scolastici, i quali sostengono di aver inviato regolarmente i contratti, ma di non vedere ancora autorizzati pagamenti, o di vedersi comparire su Noipa la dicitura 'in attesa di verifica fondi'.

Ed è proprio quest'ultima dicitura, a lasciare senza fiato il precariato scolastico, al quale non resta che inoltrare proteste ed a rivolgersi alle Associazioni Sindacali ed alle segreterie scolastiche, affinchè inviino solleciti. Le problematiche reali, consistono nel fatto che, nonostante i pagamenti siano di fatto autorizzati, manchino probabilmente le coperture e che in molti casi, Noipa, abbia immesso sul suo portale, la dicitura 'in attesa di verifica fondi'.