Le assegnazioni provvisorie per la Scuola stanno già rivelando molte sorprese. Gli uffici scolastici regionali hanno cominciato già a pubblicare le relative graduatorie per l'anno scolastico 2017/2018. Molti docenti sono in attesa di sapere quale sarà la sede in cui lavoreranno il prossimo anno scolastico, per poter far coincidere le necessità lavorative con le esigenze familiari o personali. Il ministero dell'Istruzione ha affermato che tutto sarà concluso entro il 31 agosto, evitando i ritardi che ci sono stati negli anni scolastici precedenti.

Alcuni docenti però sono stati esclusi.

I docenti esclusi per la mancata convivenza con i genitori

Già al momento della compilazione della domanda di assegnazione provvisoria molti docenti si sono chiesti se per essere inclusi nelle graduatorie bisognasse possedere il requisito della convivenza effettiva con i genitori. Molti insegnanti volevano essere sicuri sulla necessità o meno della convivenza nella stessa abitazione nel caso in cui, celibi o nubili, richiedessero di ricongiungersi a padre e madre. Su questo punto l'amministrazione non ha fornito nessun chiarimento. Adesso alla pubblicazione delle graduatorie si riscontra come molti docenti siano stati esclusi dall'assegnazione provvisoria proprio per la mancanza del vincolo di convivenza.

La posizione dei sindacati

Evidentemente allora, nonostante il ministero non abbia preso nessuna posizione, il provvedimento non era così chiaro come sembrava e quindi sussisteva la necessità di una convivenza nella stessa casa, perché la domanda di assegnazione provvisoria venisse accettata. Ecco perché i sindacati ritengono che le procedure non siano state eseguite correttamente e che fin dall'inizio dovesse essere chiaro come comportarsi ai fini delle dichiarazioni rese.

Molti docenti intanto sono stati esclusi e quindi le sigle sindacali richiedono al ministero di riaprire i termini per la presentazione della domanda, in modo che possano essere soddisfatte anche le esigenze di chi risiede nello stesso comune, ma non nella stessa casa.

L'importanza dell'assegnazione provvisoria

Non è un fatto su cui si può soprassedere e il ministero dovrà per forza prendere una posizione in merito.

Per molti insegnanti assunti con la legge 107 e che sono finiti nelle province del Nord l'assegnazione provvisoria rimane una delle poche speranze per poter ritornare nelle regioni originarie, dove possono ricongiungersi con i familiari.