E' stato siglato il 31 luglio tra l'Assotelecomunicazioni e i Sindacati di categoria di CGL, CISL e UIL un accordo che promette di realizzare la sintesi delle diverse intese sottoscritte dalle parti sociali dal 2013 ad oggi. Lo scopo è quello di stabilire un quadro di regole certo a garanzia dei collaboratori outbound, cioè coloro che effettuano telefonate per vendere prodotti o servizi, e che, nello stesso tempo, sia sostenibile da parte delle imprese. A breve, entro le prossime settimane, dovrebbe sottoscrivere l'accordo anche la UGL, che dal 1 giugno ha disdettato l'accordo siglato con Assocall.

Il comunicato di Assotelecomunicazioni

La Assotelecomunicazioni ha emesso una nota, firmata dal suo Direttore Laura di Raimondo, in cui definisce l'accordo appena sottoscritto come il risultato di una visione integrata dei diversi elementi che, quotidianamente, costituiscono l'operatività dei call center . Inoltre, l'accordo promette di essere un fondamentale punto di partenza per un nuovo approccio di politica industriale che favorisca l'ulteriore sviluppo delle imprese del settore.

Cosa prevede il nuovo Accordo

Il settore dei call center, attualmente, impiega circa 25 mila persone su tutto il territorio nazionale. L'accordo appena siglato va a sostituirsi alle precedenti 4 intese sottoscritte dalle parti sociali a partire dal 1 agosto 2013.

In quella fase, furono introdotte, per la prima volta, delle tutele contrattuali per i collaboratori outbound, che in precedenza erano riservate solo ai collaboratori inbound, cioè coloro che rispondono alle chiamate dall'esterno. E che ora sono state applicate anche ai loro colleghi.

Un'importante novità del nuovo Accordo riguarda la rimodulazione dei tempi necessari al periodico aumento dei corrispettivi.

Viene previsto infatti, un minimo retributivo calibrato all'80% del minimo previsto per i contratti di secondo livello del comparto Tlc. E questo fino al 31 marzo 2019, per poi passare al 90% del minimo fino al 31 marzo 2020. E dal giorno immediatamente successivo passa al 100% del minimo.

Altra novità che entra in vigore con la firma di questo accordo riguarda una speciale convenzione sottoscritta dalle parti sociali con FareMutua e Unisalute, società di mutuo soccorso e specializzate in assistenza sanitaria, che consentirà a questi lavoratori di accedere a prestazioni sanitarie agevolate attraverso il Piano sanitario integrativo del Ssn avviato lo scorso febbraio.