La dialettica politica sul tema dell'aspettativa di vita si accende nella metà dello scorso mese, quando i Presidenti delle Commissioni lavoro di Camera e Senato Sacconi e Damiano pubblicano un appello al Parlamento e al Governo per il blocco di un ulteriore aumento dell'età pensionabile nel 2019. Le diverse posizioni e collocazioni politiche non hanno fermato i due Parlamentari rispetto alla rivendicazione di un intervento correttivo sulla vicenda, dato che entrambi hanno manifestato "la ferma convinzione che si vada determinando una situazione insostenibile per la generazione già adulta", si legge all'interno del documento controfirmato dai due parlamentari.

Data di pensionamento, in Europa non ci sono situazioni simili a quella italiana

All'interno dello stesso appello l'On. Damiano ed il Sen. Sacconi ricordano la specificità della situazione italiana, spiegando che in Europa non è possibile trovare nulla di simile. Il confronto diventa poco sostenibile se si valuta cosa accade in altri Paesi, come ad esempio l'Austria, il Belgio, la Danimarca o la Gran Bretagna, dove l'età di uscita si attesta in media attorno ai 65 anni. Applicare il parametro dell'aspettativa di vita porterebbe invece in Italia la soglia della quiescenza con la pensione di vecchiaia sopra i 67 anni. Sulla base di queste considerazioni, i Parlamentari chiedono di intervenire sull'adeguamento già programmato, per poter fare una "necessaria riflessione su un modello previdenziale altrettanto sostenibile ma più flessibile".