Le ultimissime novità sulla riforma Pensioni 2017 arrivano da un lato dalle ultime esternazioni fatte dalla Ragioneria generale di Stato (RGS) che hanno fatto infuocare gli animi dei lavoratori, soprattutto dei precoci e delle donne che sul web si sono detti indignati e delusi e dall'altro dal confronto avuto in merito con l'onorevole Roberto Simonetti.

Pensioni 2017, Simonetti contro RGS

Dalle ultime dichiarazioni della Ragioneria di Stato emerge, infatti, che l'annullamento dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita comporterebbe il crollo dell'Inps. Il sistema previdenziale non potrebbe reggere, ragione per cui, secondo la RGS nulla dovrebbe cambiare nel meccanismo entrato in vigore con la Legge Fornero.

Le donne oggi hanno ricevuto, inoltre, un' altra batosta dalle esternazioni di Nannicini, membro della segreteria nazionale del Pd, che ha affermato che " chi le fa credere che ci siano già le risorse per rendere strutturale opzione donna per tutte, mente sapendo di mentire, in quanto è una misura che impegna molte risorse pubbliche.” Per quanto concerne invece l'aspettativa di vita, vi è chi battendosi contro la RGS, come l'onorevole leghista Roberto Simonetti, che abbiamo intervistato, ritiene possibile proseguire verso la strada dello 'stop all'adeguamento dell'aspettativa di vita'. Misura che agevolerebbe molti lavoratori, certamente i precoci e le donne che lo richiedono da tempo. L'onorevole per raggiungere il suo obiettivo si appella a Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, affinché calendarizzi la sua proposta di legge, i dettagli e le novità al 9 agosto 2017.

Riforma pensioni 2017, Simonetti: RGS e Tito Boeri rispecchino i loro ruoli

La Ragioneria di Stato ha detto, confermando l'esternazioni di Tito Boeri, Presidente dell'Inps, dei giorni scorsi, che se si dovesse eliminare il meccanismo dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita dal 2019 in poi l'intero sistema pensionistico crollerebbe.

Lei ritiene che siano ragioni fondate o puro terrorismo psicologico?

Non ce l'ho con Boeri che tra l'altro interviene e commenta soprattutto quando nessuno gli ha chiesto nulla. Piuttosto è irricevibile la posizione della Ragioneria dello Stato che come ultimamente troppo spesso capita, vuole sostituirsi alla politica. Il Ragioniere dica il costo, e la Politica decida.

Basta tecnici al Governo del Paese, ne hanno già fatti a sufficienza di danni, a partire dalla Fornero, in materia pensionistica. Vaneggiano lo sfascio dei conti pubblici e l'aumento del debito pubblico se si dovesse sterilizzare l'adeguamento dell'età pensionabile in funzione dell'applicazione dell'incremento dell'aspettativa di vita. Però per regalare soldi alle banche lo scorso mese non hanno detto nulla sull'ampliamento del debito pubblico di 20 miliardi di euro. E per questa partita ne servono non più di un decimo, meno di due miliardi, altro che sfascio dei conti pubblici. I tecnici devono capire che non è più possibile sottostare al "ce lo chiede l'Europa" perché tutti hanno capito che è una gran presa in giro.

Difatti i nostri lavoratori già ora sono obbligati a lavorare fino ad un'età da record mondiale: 66 anni e sette mesi, alla faccia della integerrima Germania che la mèta dei 67 anni la raggiungerà solo nel 2029 e la media europea si attesta a 65 anni. I compiti a casa li abbiamo già fatti, soprattutto i lavoratori.

Pensioni 2017, l'appello di Simonetti a Damiano

Però le leggi non si cambiano con appelli e raccolta firme come stanno ipotizzando Damiano e Sacconi, ma si cambiano con proposte normative. Ecco perché con i colleghi di Lega Nord ho depositato alla Camera dei Deputati la proposta di legge che sterilizza fino al 2022 l'adeguamento di vita in essere. La Commissione Lavoro ci si dedichi subito da settembre ed ottenga un risultato come quello ottenuto per le otto salvaguardie, per opzione donna, per l'anticipo pensionistico, per il ripristinino dei voucher...

tutte iniziative che la Commissione Lavoro della Camera era pronta a licenziare per l'aula e il Governo successivamente è stato obbligato a farle proprie. Spero quindi che il Presidente Damiano calendarizzi la mia pdl. n.4600 già nelle prime sedute di settembre, così si possa arrivare ad un testo finale condiviso prima della stesura della legge di stabilità prevista per i primi di ottobre.

Cosa ne pensano i lavoratori precoci e le donne della proposta dell'onorevole Simonetti?