Cattive notizie sul fronte Pensioni. Dopo una approfondita analisi il Consiglio di Stato ha proposto, cosi come già avvenuto per l'Ape social e i precoci, delle modifiche ritenute necessarie per la corretta attuazione del decreto. I tempi, pertanto, si stanno accorciando ma il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha promesso che entro settembre la procedura partirà.

Il decreto attuativo dovrà essere modificato

Una cosa comunque è certa, gli accordi con le banche e gli istituti di credito sono ancora da perfezionare e, senza di quelli, la pensione anticipata non è in grado di essere partorita.

Dopo un primo rinvio, il decreto attuativo dovrà essere modificato, ma il mese di agosto potrebbe rallentare ulteriormente l'iter. Una volta approvate le modifiche il passo successivo è l'invio del testo alla Corte dei Conti e, una volta approvato, dovrà poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. I lavoratori sono in trepida attesa ma, a differenza dell'Ape Social che è stata evasa rapidamente, il governo non ha chiesto la stessa sollecitudine al Consiglio di Stato. Quello che comunque interessa il governo è vedere come impatterà l'Ape col mondo del lavoro.

Accordi Governo, Inps e Istituti di credito

Per quanto riguarda l'Ape volontaria, il decreto attuativo prevede dei requisiti minimi per poter accedere al prestito pensionistico.

Oltre ai 63 anni di età e ai 20 anni di contribuzione minima bisogna avere anche presunto reddito pensionistico lordo superiore ad una determinata soglia.L'importo indicativo è pari a 702,52 euro e il calcolo si fa scalando al netto l'importo mensile destinato alla restituzione del prestito ventennale. Per questo motivo, nel calcolo i più sicuri sono i lavoratori che hanno un reddito minimo lordo di almeno 1000 euro.

La soglia dei 702 euro metterà in condizione i lavoratori di ritardare l'uscita dal lavoro e, così facendo, l'importo dell'Ape da restituire sarà minore. C'è inoltre da considerare il diritto di recesso secondo il quale sarà possibile restituire parzialmente o totalmente il prestito pensionistico. Dovrà, pertanto, essere stabilito quanto in termini economici convenga al pensionato.

Altra nota negativa è l'aspettativa di vita che ricadrebbe negativamente sulle spalle del lavoratore. Il Consiglio di Stato ha pertanto disposto che di questa cosa venga informato ampiamente il futuro pensionato. In ogni caso il premier Gentiloni si dice fiducioso sul buon esito dell'Ape dopo che il CdS ha emesso il proprio parere in materia.