Prosegue lo scontro sull'adeguamento all'aspettativa di vita e sull'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019. Dopo avervi riportato la posizione della Ragioneria dello Stato ed i commenti di questa mattina giunti da parte del Presidente Inps Tito Boeri, torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "parola ai Comitati" con le dichiarazioni in arrivo nelle ultime ore da parte dei sindacati.

Pensioni, per Ghiselli (CGIL) un nuovo innalzamento dell'età di pensionamento è insostenibile

Secondo il Segretario Confederale Spi - Cgil Roberto Ghiselli, aumentare ancora l'età pensionabile è un'idea "socialmente insostenibile".

Il sindacalista risponde così al nuovo report in arrivo dalla RdS, ricordando "i drastici incrementi previsti dalle ultime Manovre". Per questo motivo, "l'intervento della Ragioneria dello Stato è del tutto inopportuno", visto che il suo scopo consiste nel "vigilare sull'affidabilità dei Conti e non di intervenire sulle scelte politiche che li determinano". Pedretti punta il dito contro i tagli sul sistema previdenziale finalizzati a "fare cassa per garantire l'equilibrio dei conti", mentre richiama la necessità di una riforma che possa essere sostenibile non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello dell'equità sociale.

Per la Cisl un rinvio dell'adeguamento è necessario

Sulla stessa lunghezza d'onda il Segretario Confederale Cisl Maurizio Petriccioli, che ha richiamato le reiterate richieste sindacali indirizzate negli scorsi mesi da Cgil, Cisl e Uil al Governo per la sterilizzazione dell'automatismo sull'adeguamento all'aspettativa di vita.

Un rinvio senza il quale si avrebbe "l'ennesimo slittamento in avanti dei requisiti necessari al pensionamento", che risultano "già oggi i più avanzati a livello europeo, in quanto previsti a 66 anni e 7 mesi". Il sindacalista evidenzia quindi il "consenso trasversale" raggiunto sulla misura, "anche nelle forze parlamentari, che giudicano necessario ed utile mitigare la rigidità delle regole previdenziali e alleggerire la condizione di milioni di lavoratrici e lavoratori, che fanno lavori diversi per usura e retribuzione".

Dalla UIL cartellino rosso alla Ragioneria dello Stato

Anche il Segretario Confederale Uil Domenico Proietti ha utilizzato toni preoccupati per commentare la presa di posizione della RdS sull'adeguamento all'età pensionabile. Per il sindacalista, si tratta di "un intervento da cartellino rosso", perché su tale argomentazione spetta intervenire a Governo e sindacati.

Oltre a ciò, Proietti sottolinea come "la Ragioneria finge di ignorare che l'età di accesso alla pensione in Italia è superiore di tre anni rispetto alla media europea". Un nuovo incremento significherebbe pertanto "una vera e propria crudeltà verso i lavoratori".

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