La parte finale del mese di agosto ha portato molti aggiornamenti riguardanti il comparto previdenziale. Al fianco delle ultime news sull'APE e le pensioni di garanzia, vi sono infatti alcune notizie altrettanto importanti sulle quali essere aggiornati. Stiamo parlando dell'andamento dell'8va salvaguardia parlamentare dedicata agli esodati, che si avvia alla propria conclusione. Ma è da segnalare anche la questione degli assegni erogati all'estero dall'Inps, che si appresta a verificare l'esistenza in vita di circa 360mila soggetti. Mentre alcune ulteriori novità da monitorare riguarderebbero la previdenza complementare, con un possibile allentamento dei requisiti di accesso alla rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) dei fondi pensione, ed il TFR.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Lavoratori esodati, l'8va salvaguardia si avvia verso la propria conclusione

Per quanto concerne l'ultimo provvedimento di salvaguardia in favore dei lavoratori esodati, sono stati resi noti i dati aggiornati allo scorso 31/7. Nello specifico, risulterebbero accolte meno di 13mila domande, contro le oltre 34mila ricevute dall'Istituto pubblico di previdenza. Sarebbero quindi superiori ai 18mila i casi di respingimento per mancanza di requisiti (quindi più di uno su due). Resta invece ridotto il numero delle pratiche che risultano ancora da analizzare, essendo circa 3500 (nella pratica una su dieci).

Residenti all'estero: l'Inps parte con gli accertamenti dell'esistenza in vita

Nel frattempo l'Inps ha pubblicato un nuovo messaggio (n. 3378 del 30/08) contenente le istruzioni per la verifica generalizzata dell'esistenza in vita dei pensionati che ricevono un assegno avendo la propria residenza all'estero. La pratica sarà espletata da Citibank e prevede la suddivisione dei soggetti da verificare in due blocchi.

I pensionati saranno quindi divisi sulla base dell'area geografica e programmando diverse verifiche a partire dal prossimo settembre. Oltre all'invio di lettere specifiche e personalizzate, l'Inps ha previsto nuovi strumenti alternativi valutando il rischio di pagamenti di somme non dovute, oppure partendo dalle attestazioni spontanee inviate dai pensionati di recente.

Pensioni private, TFR e flessibilità previdenziale: più semplice accedere alla RITA

Concludiamo aggiornando i lettori in merito agli ultimi provvedimenti di flessibilità previdenziale riguardanti il trattamento di fine rapporto ed i fondi pensione. Da quanto emerge rispetto al confronto tra Governo e sindacati di ieri sarebbe pronto un nuovo provvedimento finalizzato a slegare la RITA dall'APE volontaria. Tra le principali innovazioni figurano l'eliminazione del vincolo riguardante il licenziamento o le dimissioni per poter beneficiare della rendita integrativa temporanea anticipata (RITA). Attualmente l'accesso all'opzione è invece possibile solo avendo maturato contemporaneamente i requisiti utili per fruire dell'APE volontaria.

Parallelamente si sta valutando la possibilità di permettere il versamento del TFR o di un eventuale incentivo all'esodo direttamente nel proprio fondo pensione di categoria, così da poter beneficiare della tassazione agevolata massima del 15% (con sconti in grado di portare il parametro al 9% sulla base dell'anzianità di partecipazione).

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