Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, lunedì 7 agosto 2017, sono relative all'impatto che potrà avere sulle nuove generazioni l'aumento di spesa per l'Ape Social: parleremo, inoltre, delle durissime dichiarazioni del leader storico della Lega Nord, Umberto Bossi, rivolte al presidente dell'Inps, Tito Boeri.

Pensioni, notizie oggi 7 agosto 2017: Ape Social, l'impatto sulle nuove generazioni

Uno dei più importanti temi di discussione di Governo e sindacati per la fase 2 della riforma pensioni sarà, senza dubbio, l'impatto che avrà l'aumento di spesa che lo Stato dovrà sostenere per l'Ape Sociale e per i precoci sulle future generazioni.

Infatti, l'incremento della spesa dovuta all'anticipo delle Pensioni insieme al blocco del turnover generazionale produrrà due effetti: il primo, un minor versamento di contributi da parte dei giovani, viste le loro scarse possibilità di trovare un impiego; il secondo, un taglio delle risorse destinato alle pensioni che andranno a percepire le nuove generazioni. Sono principalmente due le ragioni dell'insostenibilità delle pensioni dei giovani: il promo è rappresentato dalle cosiddette 'Pensioni baby', certamente non proporzionate ai contributi versati. Il vecchio sistema previdenziale, infatti, si sorreggeva sul fatto che le nuove generazioni pagassero le pensioni degli anziani: gli scenari, però, sono profondamente cambiati ed ora ci troviamo di fronte ad una situazione destinata inevitabilmente a peggiorare nel tempo.

Le attuali tabelle previste per la pensione di vecchiaia parlano di età pensionabile di 69 anni e 3 mesi nel 2044, di 69 anni e 9 mesi nel 2050, sino ad attivare ai 70 anni e 3 mesi nel 2056.

Ciò significa che i nati nel 2075 potranno accedere alla pensione, a seconda del mese di nascita, a 69 anni e 3 mesi nel 2044, oppure a 69 anni e 5 mesi nel 2045.

I nati nel 1980 potrebbero andare in pensione tra il 2050 e il 2051 a 69 anni e 11 mesi, mentre i nati nel 2085 oltrepasseranno la soglia dei 70 anni.

Occorre, però, considerare che la pensione dei giovani dovrà essere calcolata in base al sistema interamente contributivo, non cioè sugli ultimi stipendi ma sui contributi effettivamente versati.

Ne deriva che sarà molto più dura raggiungere la fatidica soglia della pensione di vecchiaia che non può essere ottenuta se l'assegno risulta inferiore a 1,5 volte l'assegno sociale. Seppur i giovani non rischieranno di perdere la pensione, saranno, comunque, costretti a lavorare di più per riuscire ad arrivare alla pensione di vecchiaia contributiva che, già oggi, richiede 70 anni e 7 mesi di contributi.

Ultime notizie pensioni ad oggi 7 agosto 2017: Bossi contro Boeri sul taglio delle pensioni

Anche lo storico leader della Lega Nord, Umberto Bossi, si è scagliato contro il Presidente dell'Inps, Tito Boeri: 'L'Inps è proprietaria di palazzi per un valore di oltre sei miliardi di euro - ha tuonato Bossi - e si continua a tagliare le pensioni: quando sono i lavoratori che pagano, è facile far su i soldi'.

Il fondatore della Lega Nord ha consigliato Boeri (in dialetto lombardo) di continuare a fare il suo mestiere (fà il to' mester che l'è megl...) invece di parlare come se fosse il ministro del Lavoro.

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