Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, venerdì 18 agosto 2017, sono relative alle precisazioni del deputato leghista Roberto Simonetti in merito alle questioni riguardanti quota 100 e adeguamento dell'età pensionabile. Parleremo, poi, della reazione dell'ex ministro Cesare Damiano, di fronte al dato Istat sulla crescita del Pil e, infine, ci occuperemo delle divisioni all'interno del Partito Democratico sul tema della riforma Pensioni.

Pensioni, notizie oggi 18 agosto 2017: Quota 100 e adeguamento età pensionabile, Simonetti chiarisce

Per cambiare la Legge Fornero bisogna cambiare Governo. E' questo il messaggio lanciato dal deputato leghista Roberto Simonetti, attraverso la propria pagina Facebook. Simonetti ha voluto fare alcune precisazioni sulla sua proposta di legge riguardante il congelamento sino al 2022 del meccanismo di adeguamento dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita. 'L'aspettativa di vita e la questione Quota 100 sono due cose diverse - ha dichiarato l'esponente della Lega Nord, sottolineando come per Quota 100 esista un'altra pdl presentata dal 'collega' Massimiliano Fedriga.

Una proposta di legge il cui iter è stato fatto arenare dal Partito Democratico in seguito all'entrata in vigore delle misure relative all'Ape Sociale e volontaria.

Simonetti sottolinea come, al momento, l'obiettivo sia quello di bloccare l'adeguamento dell'età pensionabile in vista di una seria riforma pensionistica.

Ultime notizie pensioni ad oggi 18 agosto 2017: Cesare Damiano e le divisioni all'interno del PD

'Maggiore è la crescita del Pil, maggiori sono le risorse per la Legge di Bilancio'.

Così ha commentato l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, in merito al dato Istat relativo all'aumento del Pil nel secondo trimestre 2017. Il Presidente della Commissione Lavoro ha sottolineato come sia necessario varare degli incentivi strutturali che abbiano come obiettivo l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori under 35, mentre in tema previdenziale si deve dare slancio alla flessibilità e alla scelta di anticipare l'uscita pensionistica per favorire il turnover.

Anche Damiano sostiene la necessità di rallentare il previsto innalzamento di cinque mesi dell'età pensionabile, previsto a partire dal 2019, soprattutto se si considera la certificata diminuzione dell'aspettativa di vita nel 2015.

Una cosa appare piuttosto chiara, l'estrema diversità di opinioni all'interno del partito della maggioranza. Da una parte il viceministro dell'economia, Enrico Morando, ritiene che sia necessario privilegiare la questione relativa all'occupazione giovanile rispetto a quello sulla previdenza, visto che il 'PD ha varato un intervento molto significativo lo scorso anno. Purtroppo, ha detto Morando, le risorse non ci sono per tutti'.

Tommaso Nannicini, invece, sembra essere più propenso ad interventi migliorativi dell'Ape Sociale e al riconoscimento dei lavori di cura delle donne, oltre alla pensioni di garanzia a favore delle giovani generazioni di lavoratori.

L'ex ministro Damiano, poi, pur essendo sulla stessa linea di Nannicini, continua a ribadire come l'obiettivo sia quello di rallentare il previsto aumento dell'età pensionabile.

Insomma, tante strade diverse e pochi obiettivi in comune all'interno di uno stesso partito ed è chiaro che la prossima Legge di Bilancio 2018 non potrà accontentare tutti, tanto meno crediamo gli italiani, molti dei quali aspettano di poter esprimere il loro disappunto mediante la 'matita elettorale'.

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