Non conosce pause l'argomento della riforma Pensioni 2017, diventato ormai una delle tematiche più che mai di attualità e che suscita polemiche e discussioni tra i cittadini del nostro Paese. E spesso ad alimentare le diatribe sono proprio gli addetti ai lavori, non da meno il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, sempre attivo quando c'è da rilasciare dichiarazioni importanti sull'argomento. Ma le sue ultime parole, questa volta, potrebbero suonare come una piccola speranza, perché quello che ha dichiarato è sicuramente positivo.

Riforma pensioni: le dichiarazioni di Cesare Damiano

Secondo quanto riportato dal sito Pensionioggi.it, infatti, Cesare Damiano è tornato a parlare dell'argomento riforma pensioni e in particolar modo della situazione previdenziale dei giovani, riferendosi in sostanza a tutti quei lavoratori che hanno cominciato a lavorare dall'1 gennaio del 1996. Infatti, in vista dell'incontro che ci sarà tra Governo e sindacati, per Cesare Damiano è necessario tornare su determinati punti come ad esempio la pensione di cittadinanza. Se si riuscisse ad introdurre tale strumento, infatti, si darebbe una sorta di garanzia che verrebbe finanziata sia dalla fiscalità generale ma anche dalla previdenza stessa.

All'interno della proposta di legge fatta da Maria Luisa Gnecchi, proprio in collaborazione con Damiano, sarebbe previsto che i soggetti che sono andati in pensione dal 1996 in poi col sistema contributivo abbiano garantito un assegno base di circa 500 euro al quale dovranno essere aggiunti poi i contributi personali di ciascun lavoratore.

Se dovesse essere reso operativo tale provvedimento, per il presidente della Commissione Lavoro alla Camera si tratterebbe di un grande segno di civiltà affinché si eviti un nuovo esercito di poveri: coloro i quali hanno alle spalle anni di lavoro precario, con contratti a termine e licenziamenti vari, infatti, non potrebbe garantirsi una pensione dignitosa in futuro.

In questo modo, invece, si potrebbe restituire un po' di dignità ai lavoratori.

Per Cesare Damiano occorre rivedere la normativa sul lavoro e per quanto concerne gli ammortizzatori sociali in più di un punto: per quanto riguarda i licenziamenti collettivi e disciplinari bisognerebbe prevedere un alcuni casi la reintegra, relativamente alle assunzioni a tempo indeterminato bisognerebbe rendere strutturali gli incentivi per renderlo una tipologia di contratto meno costosa e altro ancora.

Non ci resta, dunque, che attendere ulteriori novità sull'argomento, sperando sempre in qualcosa di positivo per il nostro Paese.

Per rimanere sempre aggiornati sull'argomento della riforma pensioni 2017 o sul mondo del lavoro e della scuola è possibile cliccare sul tasto "SEGUI" presente in alto accanto al nome dell'autore di questo articolo.