Le ultimissime novità al 29 agosto 2017 sulla riforma pensioni e nello specifico sui lavoratori precoci, sulle donne e sull'aspettativa di vita giungono da Damiano. Che nell' articolo scritto oggi su 'Il Dubbio' ribadisce la necessità di non contrapporre le misure dei giovani a quelle per gli anziani, non si deve caldeggiare il conflitto tra generazioni, ma anzi concedere forme di flessibilità agli anziani non può che aiutare i giovani ad entrare nel mercato del lavoro. La frecciatina è probabilmente anche nei confronti della Prof.ssa Fornero che intervenuta nel programma su La 7 'In Onda' ha ribadito come non si dovrebbe più pensare alla previdenza, ma alle nuove generazioni.

Riforma pensioni 2017, Brancaccio vs Fornero: l'allievo vs la maestra su adv e flessibilità

Interessante lo scambio di vedute che ha avuto con Brancaccio un economista che è stato allievo della Fornero presente in trasmissione e che si è detto assolutamente contrario con la rigidità del sistema pensionistico attuale. Ricordiamo intanto che domani riprenderà la 'Fase 2' delle pensioni, i tavoli di confronto tra Governo e sindacati nascono proprio con l'obiettivo di arrivare ad un verbale condiviso di misure da poter inserire nella prossima Legge di Bilancio 2018. Non serve innalzare l'età del pensionamento, dice Brancaccio, ma parlare di evasione contributiva che danneggia i lavoratori. L'età vera del pensionamento, dice la Fornero, non è in realtà tra le più alte d'Europa.

Ci vuole, aggiunge, per gli economisti 'sensibilità sociale' ossia si deve aiutare chi ne ha più bisogno, non lasciare l'illusione che a tutti si possa dare tutto'. Occorre, dice, aiutare le persone a capire che non esistono strade alternative e indolore. Poi rivolgendosi a Brancaccio: "Lei pensa che si possa aiutare la crescita spendendo ancora sul sistema previdenziale?

Forse sarebbe ora di spendere per occupazione donne, anziani e giovani". L'economista si dice contrario, basta pesare sulle spalle dei lavoratori per scelte sbagliate. Il Governo Monti, conclude Brancaccio, è stato un fallimento dal punto di vista scientifico, ciò che tecnicamente non andava fatto è stato fatto. La professoressa Fornero ribatte che all'epoca sono state prese scelte da un Governo tecnico per salvare il Paese che i politici non avevano il coraggio di prendere.

In sintesi l'ex ministro del lavoro prosegue verso la strada indicata ultimamente da Boeri, Presidente dell'Inps, e da Morando, viceministro dell'economia. Basta con l'illusione di poter aiutare tutti indistintamente e spendere sulla previdenza, occorrono al più misure mirate per i più bisognosi e certamente politiche per l'occupazione e per i giovani.

Damiano vs Fornero e Morando: ampliare platea quota 41 e Ape sociale, stop adv

Damiano dal canto suo, invece, ritiene, nell'articolo scritto oggi su 'Il Dubbio ' che non sia assolutamente necessario contrapporre le misure, la flessibilità in uscita, vedi il successo dell'Ape sociale e della quota 41 con ben 66.000 le istanze presentate entro il 15 luglio.

Queste platee permetterebbero, se ampliate, di liberare posti di lavoro che potrebbero essere messi a disposizione per i giovani. Proprio nel turnover e nello sblocco dei settori pubblici e privati sta la chiave dell'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Per avvantaggiare le giovani generazioni dunque va consolidata la strada della flessibilità previdenziale oltreché degli incentivi sul lavoro. Per fare ciò, puntualizza il Presidente della commissione lavoro Damiano, occorre concedere l'anticipo pensionistico quanto meno a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta attraverso l'ape sociale o la quota 41, come i lavoratori precoci. Sarebbe assurdo che taluni pur avendo i requisiti richiesti restassero 'dai vetri' a causa della scarsezza di risorse.

La legge di Bilancio 2018 dovrebbe garantire queste risorse aggiuntive. Per quanto concerne la 'Fase 2' sarebbe interessante, dice, vedere proseguire il discorso sulla pensione di garanzia per i giovani e incentivi per quanti li assumano a tempo indeterminato. Necessario, aggiunge, prevedere una normativa, sotto forma di contributi, che riconosca finalmente il lavoro di cura delle donne. Infine deve, conclude Damiano, essere affrontato il tema dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita, se questa è diminuita nel 2015 e potrebbe nuovamente diminuire nel 2017, ricerca Bocconi, allora il meccanismo si è inceppato e va rivisto. Domani prenderà il via il tavolo di confronto tra Governo e sindacati, vi invitiamo anche a seguirci e ad iscrivervi al canale 'Pensioni' ideato da Blasting al fine di rimanere informati su tutte le novità previdenziali.