Diventa incandescente il dibattito politico e sindacale sulla fase 2 della riforma Pensioni, una miriade di reazioni e commenti dopo l'incontro di oggi tra il governo e i sindacati. Le opposizioni, ma anche parlamentari che fanno parte della maggioranza di governo, vanno all'attacco dell'esecutivo dopo le dichiarazioni del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti su pensione di garanzia per i giovani e la pensione complementare, temi di cui si è discusso oggi con i sindacati che non si ritengono assolutamente soddisfatti delle proposte dell'esecutivo su vari capitoli, a partire dall'aumento dell'età pensionabile per adeguarla alle speranze di vita rilevate dall'Istat.

Pensioni, priorità del governo giovani e donne

"Basta Fornero", torna a dire la Lega Nord di Matteo Salvini oggi dopo l'incontro tra esecutivo e parti sociali. A chiedere più flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata che possano creare anche le condizioni per nuova occupazione giovanile è il parlamentare leghista Roberto Simonetti. "I giovani - ha scritto sulla sua pagina Facebook - vogliono trovare un lavoro oggi non una pensione fra quarant'anni! Il #governo - ha aggiunto il deputato del Carroccio - stanzi soldi per migliori salari e incentivi duraturi per le nuove assunzioni di giovani e - ha sottolineato - il pensionamento dei sessantenni!". In conclusione l'hashtag "#bastafornero" che rilancia sui social l'ormai "storica" battaglia della Lega che contro la riforma pensioni varata nel 2011 proposte nel 2015 un referendum abrogativo poi ritenuto inammissibile dai giudici della Corte Costituzionale.

I leghisti insistono: cancelliamo la legge Fornero

Contro la legge Fornero si sono battuti in questi giorni, durante i comizi in Sicilia a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Giancarlo Cancelleri, anche i parlamentari del Movimento 5 stelle e in particolare Alessandro Di Battista. Tornando all'incontro di oggi, se da una parte c'è il ministro Poletti che si dice soddisfatto dell'incontro di oggi, dall'altra ci sono le organizzazioni sindacali che si ritengono insoddisfatte, dalla Cgil di Susanna Camusso alla Cisl di Annamaria Furlan passando per la Cisl di Carmelo Barbagallo.

"Ipotesi positive - ha dichiarato il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli - ma ancora non sufficienti". La Cisl, oltre allo stop dell'aumento dell'età pensionabile, come gli altri sindacati chiede nuovi elementi di flessibilità per uscire prima dal lavoro e accedere al prepensionamento e la rivalutazione degli assegni previdenziali in essere.