Seppur con notevole ritardo rispetto ai tempi inizialmente previsti dalla legge di Bilancio 2017, sembrano arrivare oggi buone notizie sull'attivazione a settembre dell'Anticipo pensionistico volontario per i lavoratori over 63, la misura che va a chiudere la serie di interventi previsti dalla fase 1 della riforma Pensioni mentre prosegue il confronto tra governo e sindacati sulla fase 2 che dovrebbe in qualche modo modificare la legge Fornero introducendo importanti novità in favore di giovani e donne.

Pensioni, novità dal Governo sull'Anticipo pensionistico volontario

Secondo quanto riporta oggi l'agenzia Ansa, è quasi pronto per essere firmato dal premier Paolo Gentiloni il decreto attuativo dell'Ape volontario, ovvero la pensione anticipata per gli over 63, bloccati al lavoro dalla legge Fornero, con la formula del prestito previdenziale erogato dalla banche e coperto dalle assicurazioni sotto il coordinamento dell'Inps. Dopo il decreto attuativo della presidenza del consiglio dei ministri si dovranno stipulare, infatti, delle apposite convenzioni. L'Anticipo pensionistico volontario è in particolare rivolto ai lavoratori che abbiano già compiuto 63 anni di età con un'anzianità contributiva di almeno 20.

Da pensionati dovranno poi pagare le rate del prestito previdenziale. Sostanzialmente si indebiteranno a conclusione della carriera lavorativa per andare in pensione, strano ma vero! Il testo del decreto, secondo quanto riporta oggi l'Ansa, è stato ulteriormente modificato sulla base delle varie osservazioni espresse nelle scorse settimane dal Consiglio di Stato, che aveva dato il via libera all'Ape volontario ma, appunto, con alcune "osservazioni".

Il testo è stato modificato dopo le osservazioni del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato, per esempio, ha suggerito al governo di riconoscere intanto la retroattività dell'Anticipo pensionistico volontario a decorrere dal primo maggio, come previsto dalla legge di Bilancio 2017, per chi abbia già raggiunto i necessari requisiti e avanzi formale richiesta.

L'esecutivo, su questo punto, sta lavorando per introdurre la clausola. Questo sarebbe l'ultima questione da risolvere prima di definire il provvedimento che andrà a completare la fase uno della riforma pensioni che ha già introdotto l'Ape Social e la Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci, il cumulo gratuito dei contributi, l'aumento e l'estensione della platea dei beneficiari della quattordicesima nonché l'ampliamento della no tax area pensionati. L'Anticipo pensionistico volontario, il cui decreto dovrebbe essere firmato in questi giorni dal presidente del consiglio, potrebbe già essere attivo nei primi giorni di settembre salvo imprevisti e ulteriori rinvii.