Novità sulle ipotesi di riforma delle Pensioni del 2017 per gli adeguamenti delle età e dei contributi a partire dal 2019: proprio nella giornata di ieri, infatti, la Ragioneria dello Stato ha lanciato l'allarme dell'impossibilità di far saltare gli adeguamenti legati alla speranza di vita per il mantenimento dei conti pubblici. Ciò significa che si andrà in pensione più tardi, tanto per la pensione anticipata che per quella di vecchiaia. I requisiti anagrafici e contributivi, infatti, cresceranno in maniera parallela: con cinque mesi in più per di uscita, la pensione di vecchiaia si otterrà solo a 67 anni dal 2019.

Nel 2017 e nel 2018 si continuerà ad uscire a 66 anni e sette mesi, ovvero lo potranno fare i nati entro la fine di maggio del 1951 (uscite del 2017) e i nati di fine maggio dell'anno successivo per il 2018.

Pensione anticipata e pensioni di vecchiaia 2017: di quanto crescerà l'età di uscita dal 2019?

Il peggioramento dei requisiti di età per le pensioni anticipate e di vecchiaia a partire dal 2019 deriva dalle stime sul calo della popolazione e dal basso impatto delle misure di crescita economica. Sulla base di questi dati, il Governo Gentiloni nel prossimo autunno dovrà affrontare la questione dell'adeguamento dell'età per le pensioni, meccanismo nato nel 2010 che fu fatto proprio anche dalla riforma Fornero.

E gli adeguamenti saranno biennali. Infatti, nel 2019 e nel 2020 si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni (i nati, rispettivamente, entro fine 1952 e 1953), ma dal 2021/2022 è previsto un nuovo aumento più contenuto, ovvero di 3 mesi (pensione di vecchiaia a 67,3 per i nati entro fine settembre 1954 per il 2021 e fine settembre 1955 per il 2022).

Trova, invece, conferma dai dati Istat sulla crescita della popolazione che l'aggiornamento del 2023/2024 sarà di un solo mese: la pensione di vecchiaia maturerà a 67 anni e 4 mesi, con uscita dei nati entro il 31 agosto del 1956 e del 1957.

Pensioni vecchiaia, calcolo uscita dal 2017 al 2050

Nel biennio successivo, la pensione di vecchiaia aumenterà di età di due mesi al biennio.

Pertanto, nel 2025/2026 occorrerà avere 67 anni e 6 mesi per l'uscita, con le date di nascita fissate al 30 giugno del 1958 e del 1959. Ancora due mesi in più per l'uscita di vecchiaia nel 2027/2028 (pensione a 67,8), per i nati entro il 31 aprile del 1960 e del 1961. I successivi aggiornamenti e il calcolo dalla propria data di nascita per andare in pensione di vecchiaia possono essere verificati dalla tabella successiva:

  • 2029/30 pensione di vecchiaia a 67 anni e dieci mesi con date di nascita entro il 31 gennaio 1962 e 1963;
  • 2031/32 uscita a 68 anni (nati entro la fine del 1963 e del 1964);
  • 2033/34 vecchiaia a 68,2 (per i nati non oltre il 31 ottobre 1965 e 1966);
  • 2035/36 a 68,4 (31 agosto 1967 e 1968);
  • 2037/38 a 68,6 (30 giugno 1969 e 1970);
  • 2039/40 a 68,8 (30 aprile 1971 e 1972);
  • 2041/42 pensione a 68,10 (28 febbraio 1973 e 1974);
  • 2043/44 uscita a 69 anni (fine del 1974 e del 1975);
  • 2045/46 vecchiaia a 69,2 (fino ottbre del 1976 e del 1977);
  • 2047/48 a 69,4 (nati entro il 31 agosto del 1978 e del 1979);
  • 2049/50 pensione di vecchiaia a 69 anni e 6 mesi (per i nati entro il 30 giugno del 1980 e del 1981).