Quella del medico è una figura che, a livello lavorativo, viene ritenuta privilegiata. L'istituzione del numero chiuso per l'accesso agli studi in "Medicina e Chirurgia" illude molti che il futuro professionale di questa categoria possa essere meno difficile di quella di tante altre professioni che convivono con difficoltà ben note.

Medici: la nuova frontiera

Un corso di studi lungo sei anni, libri da migliaia di pagine studiati in notti insonni, dopo tanta fatica per poter accedere al corso di laurea. Sembra già difficile così, ma loro malgrado tanti giovani medici hanno imparato a sapere che, subito dopo la laurea, la salita è forse probabilmente soltanto iniziata.

Un'indagine pubblicata dal "Secolo d'Italia" ha messo in evidenza che sempre più professionisti dell'area sanitaria italiana preferiscono trasferirsi in Germania, a qualsiasi costo. C'è chi racconta, ad esempio, di aver dedicato diversi mesi ad attività completamente diverse da quelle per cui hanno studiato: metà giornata impiegata ad imparare il tedesco attraverso dei corsi dedicati e metà a fare il pizzaiolo o il gelataio a per potersi permettere il soggiorno in terra tedesca. Un destino che, già da tempo, coinvolge anche gli infermieri. E non è un qualcosa di raro, almeno secondo quanto rivela l'Istat: il Ministero della Salute nel 2014 ha ricevuto 2363 richieste di documentazione per poter esercitare all'estero, +596% rispetto al 2009 (396)

Medici all'estero: da cosa dipende l'esodo?

Allo stato attuale l'Italia non è in grado di formare un numero sufficiente di specialisti: il bando per il concorso di scuole di specializzazione, uscito con molto ritardo, ha fissato per il 28 novembre la prova di accesso.

Sono attesi 15mila giovani medici candidati ad accedervi ed alla fine ci sarà posto solo per uno su tre. Ennesima dimostrazione che l'emigrazione verso la Germania potrebbe essere un orizzonte che percorreranno in molti, in un paese dove anche i giovani medici percepiscono una retribuzione doppia rispetto ai pochi privilegiati che riescono ad averla in Italia.

Il sistema comincia ad essere collaudato, dato che esistono delle scuole finalizzate a insegnare il "tedesco" con approfondimento medico ai tanti professionisti del settore sanitario che dall'Italia scelgono di trasferirsi in terra teutonica. E secondo le stime di chi è già lì il fenomeno è in costante aumento.