Continuano i dibattiti sulla famigerata Fase 2 che dovrebbe aprirsi al più breve dopo l'entrata in vigore dell'Ape volontario per il quale si attende la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo. Intanto, il Governo Gentiloni avrebbe già ben chiare le proprie idee sulle misure da portare sul tavolo in vista dell'inizio dei lavori per la prossima Legge di Stabilità.

Ecco le priorità per il Governo

Riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi per le lavoratrici, blocco dell'aumento dell'età pensionabile tanto richiesto dalle organizzazioni sindacali e pensione per le giovani generazioni che di certo riscontreranno delle notevoli difficoltà nell'accaparrarsi l'agognato trattamento pensionistico.

Sono queste le misure prioritarie allo studio dell'esecutivo che potrebbero prendere piede con la prossima Legge di Bilancio. Grande attesa, anche per l'incontro fissato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti previsto per metà settembre visto che potrebbe concentrarsi sull'estensione dell'Ape Sociale ad una platea più ampia di beneficiari.

Probabile estensione dell'Ape Sociale

Come già tanti sanno, infatti, la Legge di Stabilità 2017 ha esteso la misura previdenziale solo alle categorie più economicamente svantaggiate escludendo la maggior parte dei lavoratori che attendono ancora l'agognata pensione. Inoltre, entro il 15 luglio dovevano essere presentate le domande di accesso all'Ape Sociale; cosa che ha suscitato non poche polemiche per via dell'esubero di domande rispetto alle risorse finanziarie messe a disposizione dall'esecutivo.

Il Premier Paolo Gentiloni, sembrerebbe disposto a riprendere in mano la delicata questione anche se occorrerebbe capire le risorse da impiegare per garantire ad un più ampio bacino di beneficiari l'anticipo pensionistico. Difatti, lo stesso Gentiloni potrebbe provvedere all'estensione della misura ai lavoratori rimasti privi di un'occupazione e che non hanno avuto la possibilità di usufruire della Naspi (Nuova assicurazione sociale per l'impiego) oltre ai disoccupati a seguito della scadenza del contratto a tempo determinato.

Sul tavolo del Governo potrebbero esserci anche gli argomenti relativi alla riduzione del requisiti contributivo per le lavoratrici oltre a nuove misure volte alla revisione della cosiddetta previdenza complementare con riferimento al futuro pensionistico dei giovani.