Le ultimissime novità al 30 settembre 2017 sulle pensioni ed in particolare sui precoci e donne giungono rispettivamente da Alberto Brambilla, ex sottosegretario al Welfare e Titti di Salvo, deputata del Pd. Il primo ha proposto al Governo di ripristinare l'uscita anticipata dal mondo del lavoro con la quota 41,5 come unica risposta equa di flessibilità per lavoratori precoci e donne, mentre la Di Salvo in un post su Facebook si è detta contraria a Boeri e pro misure a favore delle donne. I dettagli e le loro ultime proposte.

Pensioni precoci, novità: verso quota 41,5?

In un recente intervista rilasciata a merateonline.it Brambilla ripercorrendo le recenti proposte giuste al Governo sul versante pensionistico in vista della prossima legge di bilancio 2018, ha evidenziato come in Italia non esista un problema pensionistico a livello economico. In verità il male del nostro Paese, dice, non sono né le Pensioni retributive né quelle contributive, il vero problema sta nella voce 'assistenza': 100 miliardi l'anno che gravano sul bilancio pubblico. Poi prosegue facendo presente che due sarebbero gli interventi da mettere subito in atto per dare la svolta giusta alla riforma Fornero ed andare verso modifiche sostanziali:

  • ripristinare la quota di 41 anni e mezzo come risposta di flessibilità da dare a tutti i lavoratori precoci e le donne, dal momento che chi inizia a lavorare presto spesso fa anche mestieri faticosi.
  • Una moratoria per bloccare il meccanismo legato all’età pensionabile a partire dal 2021.

L'ex sottosegretario al Welfare non nasconde che occorrerebbe “neutralizzare l'aggancio dell'anzianità contributiva all'aspettativa di vita” altrimenti il rischio sarà quello di andare in pensione con oltre 45 anni di contributi versati, un'enormità.

Opzione donna, ultime novità: Di Salvo contro Boeri

Un'altra tematica molto calda resta quella concernente la pensione delle donne, le parole del Presidente Inps, Tito Boeri, che si è detto contrario ad una sorta di risarcimento previdenziale a favore delle donne che hanno avuto figli non sono passate inosservate ed è subito giunta, attraverso i social, la risposta dell'onorevole Pd Titti di Salvo.

La deputata del Pd, ha spiegato in un post sulla sua pagina ufficiale Facebook, come sia necessario in un paese come l’Italia in cui il tasso di natalità continua a ridursi, procedere con riforme che consentano di intervenire sulle cause e con il riconoscimento previdenziale della maternità. Occorrerebbe, altresì, un impegno per aiutare le donne nel mercato del lavoro sia dal momento del loro ingresso quanto nella conciliazione famiglia-lavoro.

Inoltre aggiunge sarebbe importante “ riconoscere il valore sociale del lavoro di cura anche nel momento della pensione, come avviene in altri Paesi. Contro Boeri che sostiene che questo sarebbe unicamente un risarcimento che condanna le donne alla supplenza del welfare, puntualizza che in realtà sarebbe un doveroso riconoscimento di un lavoro doppio, poiché , aggiunge convinta, la pensione altro non è che è la fotografia della vita lavorativa, essa deve poter fotografare il doppio lavoro, produttivo e riproduttivo.

Pensioni anticipate, attesa la circolare Inps sul cumulo gratuito

Nei prossimi giorni dovrebbe altresì arrivare dall'Inps una circolare riguardante il cumulo gratuito dei contributi, che consentirebbe a quanti hanno contributi sparsi in più casse previdenziali di poterli cumulare gratuitamente per poter accedere alla pensione.

La circolare è ormai divenuta necessaria al fine di sbloccare la possibilità di fruire della norma, dal momento che vi sono già molti lavoratori che, confidando sul fatto di poter accedere alla pensione potendo usufruire dei contributi versati in più casse, hanno presentato già le dimissioni. La beffa sta nel fatto che al momento attuale, non essendo stata emanata la circolare di riferimento, questi lavoratori, si trovano senza stipendio e pensione in quanto la loro domanda è ferma in attesa di disposizioni. Rispondendo a un’interrogazione parlamentare della Lega Nord, Poletti ha precisato che l'Inps sta predisponendo una specifica circolare sulla base delle specifiche indicazioni fornite dal Ministero sentite le Casse dei Professionisti finalizzata al superamento della questione. Si attende quindi fiduciosi la risoluzione di tale empasse e il prossimo incontro tra Governo e sindacati, i primi di ottobre, per comprendere le reali intenzioni del Governo su Od e precoci.