Mercoledì 13 settembre i sindacati torneranno a sedersi attorno al tavolo di confronto sulle Pensioni con il governo. Uno dei temi centrali della discussione rimane la pensione anticipata delle donne. Al termine dell'ultimo incontro, Giuliano Poletti aveva annunciato la proposta dell'Ape donna. La misura, non ancora ufficializzata, prevede un bonus contributivo massimo di 2 anni per le madri lavoratrici. Per ciascun figlio partorito o adottato il bonus è di 6 mesi. Oltre il quarto figlio, il bonus non è cumulabile. Di fronte alla proposta presentata dal ministro del Lavoro, Domenico Proietti della Uil ha replicato con una nuova misura pensionistica.

La proposta della Uil per il prepensionamento delle donne

Il segretario confederale della Uil ha chiesto che le madri lavoratrici possano andare in pensione 12 mesi prima rispetto all'età prevista per l'accesso alla pensione di vecchiaia. Dal 2018 in poi - è bene sottolinearlo - uomini e donne accederanno alla quiescenza alla medesima età, 66 anni e 7 mesi. Dunque, la proposta del sindacato mira ad andare incontro concretamente alle donne che abbiano avuto o adottato un figlio. Oltre a ciò, la Uil propone che venga riconosciuto per ciascun figlio un bonus contributivo di 4 mesi, fino ad un massimo di 2 anni.

A differenza della proposta del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, quella della Uil prevede che la soglia della pensione di vecchiaia per le donne scenda gradualmente per ciascun figlio partorito o adottato.

In termini numerici, dal 2018 anziché andare a 66 anni e 7 mesi, le donne potrebbero accedere all'assegno previdenziale all'età di 63 anni e 7 mesi. Non si tratta, ribadiamo, di pensione anticipata ma del requisito anagrafico potenziale per una lavoratrice che ha avuto 5 figli per la quiescenza.

Chiesta la valorizzazione dei lavori di cura

Nel suo intervento, Domenico Proietti chiede anche di diminuire l'importo soglia per accedere alla pensione anticipata da 2,8 a 2 volte l'assegno sociale. Infine, il sindacato propone di valorizzare al meglio i lavori di cura. A questo proposito si punta sull'aumento del 50 per cento dei contributi durante i periodi di congedo per maternità, incrementando la loro valutazione da 1 a 1,5 volte.

La Uil ha dimostrato di avere le idee chiare, proponendo importanti novità rispetto all'idea presentata al termine della scorsa settimana dall'esecutivo di Paolo Gentiloni.

Non è del tutto tramontata nemmeno l'ipotesi della proroga di Opzione Donna. A questo proposito nelle ultime ore abbiamo registrato le ultime dichiarazioni di Cesare Damiano, che abbiamo definito "da interpretare". Il prossimo appuntamento, ricordiamo, si terrà mercoledì 13 settembre. Sede dell'incontro il Ministero del Lavoro.